Auguri di Natale dalla Asl di Lecce. Il nuovo direttore Silvana Melli tra obiettivi e criticitÃ

Nell’incontro per gli auguri di Natale il direttore della Asl di Lecce Silvana Melli ha illustrato l’atto programmatico del suo mandato. ‘Hanno detto di me che sono un carro armato, ma senza collaborazione non possono fare niente’.

È stata l’occasione migliore per presentarsi ufficialmente nel ruolo di direttore generale della Asl di Lecce. Alle porte del Natale 2015, Silvana Melli ha parlato a 360 gradi ai suoi dirigenti responsabili, ma anche ai sindacalisti e ai giornalisti, invitati per lo scambio di auguri in via Miglietta.

Il neo direttore – che ha preso il posto di Giovanni Gorgoni, destinato ad altro incarico a Bari – si è presentata ai suoi collaboratori nella forma più semplice, ma anche più determinata, tipica di una donna che sa rimboccarsi le maniche e lavorare per il migliore dei risultati.

Silvana Melli ha voluto chiarire subito alcuni punti essenziali Hanno detto di me che sono un carro armato. E’ vero, sono animata da tanta buona volontà e sono stata mandata qui alla Asl di Lecce per operare una svolta nella sanità e per dialogare con 97 sindaci. Ma senza la vostra collaborazione non posso fare niente”.
Ho bisogno – ha aggiunto – dell’intesa con i sindacati. Quando si verificano episodi come quelli dei giorni scorsi, di fronte a situazioni di malaffare o a soggetti con scarsa voglia di lavorare, chi tutela i lavoratori deve fare un passo indietro”.

Così come viene dettagliato anche nella nota dell’Associazione Salute Salento, il neo direttore ha parlato di imminente svolta nella Sanità, affidata al trasferimento della medicina sul territorio.  “Nella sanità salentina – ha sottolineato senza peli sulla lingua – è stato fatto ben poco per potenziare quelle attività che non hanno necessità di ricoveri sulle 24 ore.  Invece saranno proprio i percorsi assistenziali e i cicli diurni con day service chirurgici e medici – ha aggiunto – a connotare la svolta nella sanità della Asl. Grazie agli studi incrociati (dell’Istituto Sant’Anna di Pisa – ndr.) il direttore Gorgoni (responsabile del Dipartimento della Salute alla regione) verificherà l’adozione delle misure di potenziamento nella direzione opportuna”.

Una piccola rivoluzione in atto, quindi, che non deve essere vista come un depotenziamento, anzi. Non si parla quindi di chiusura di ospedali, come aveva paventato a settembre scorso lo stesso presidente della Regione Michele Emiliano, ma di “accorpamenti funzionali”. Per esempio fra alcune specialità degli ospedali di Gallipoli-Casarano e di Galatina-Copertino.  Gli studi dell’osservatorio regionale  hanno dimostrato che “molte strutture che fanno le stesse cose non sono garanzie di appropriatezza –  ha spiegato la manager –  Avere invece dei punti definiti, ben organizzati sulle 12   o   24 ore è più proficuo per i pazienti”.
E poi la questione degli screening che, ha detto Silvana Melli, “sono partiti ma vanno migliorati”, come nei casi messi in evidenza da Salute Salento: lo screening per il carcinoma della mammella; quello per il tumore della cervice uterina, il pap test e la campagna di vaccinazione per il papilloma virus (Hpv). Tutti questi risultano insufficienti, come afferma Cesare Mazzotta dell’Associazione. In ultimo, lo screening del colon-retto è ancora sulla carta.
  
Buone nuove con l’acquisto programmato di 10 mammografi e dei densitometri per eseguire la Moc (la mineralometria ossea computerizzata); un’esame legato alla prevenzione dell’osteoporosi, che comporta  fratture del femore della sfera femminile ultra 65 anni. 

Insomma, tanta voglia di fare e farlo bene. Tutto sta a vedere il contesto in cui la direttora è chiamata ad agire, ed è un contesto difficile quello salentino. Il territorio, dall’inizio della spending review ad oggi, ha subito nel tempo troppi attacchi. Gli utenti non possono tollerare oltre. Buon lavoro, dottoressa Melli.



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