Silletti rassegna le dimissioni:’Non sono più nelle condizioni di eseguire il piano’

L’ormai ex Commissario Straordinario per l’emergenza xylella, Giuseppe Silletti, annuncia le sua dimissioni attraverso una nota:’Non sono più nelle condizioni di eseguire il piano di eradicazione approvato dal Ministro e dalla Protezione Civile’.

La notizia era già nell’aria. Dopodiché, di queste ore, il comunicato che ne annuncia l’ufficialità: il Comandante della Regione Puglia del Corpo forestale dello Stato, Giuseppe Silletti, ha presentato le dimissioni da commissario delegato agli interventi straordinari contro la Xylella. “Dopo le sentenze del TAR del Lazio e l’inchiesta della Procura di Lecce che ha decretato il sequestro di tutti gli ulivi colpiti da xylella fastidiosa – dichiara il Generale,  che ora tornerà a dirigere il Corpo forestale dello Stato – non sono più nelle condizioni di eseguire il piano di eradicazione approvato dal Ministro e dalla Protezione civile”. Termina così, per lui, un’avventura che definirla tortuosa sarebbe anche poco. Esperienza che iniziò esattamente a Febbraio scorso al termine della nomina diretta ad opera del Ministro Martina. "Siamo di fronte – dichiarò nell’occasione – ad un salto di qualità nella lotta al batterio della Xylella fastidiosa con un coordinamento fra istituzioni fondamentale per reagire ad un fenomeno insidioso”. Poi, la storia, ha totalmente preso un’altra piega con l’indagine avviata dalla Procura della Repubblica di Lecce.

Non certo un compito facile per Silletti che, peraltro, venne anche intervistato da Leccenews24.it a pochi giorni dalla stesura di un secondo piano. Si parlava, all’epoca, di “un giusto ristoro agli olivicoltori che hanno piante infette e per le quali dovrà avvenire l’abbattimento”. Segno evidente che l’eradicazione veniva vista come unica possibilità per fermare l’imponente avanzata del batterio-killer, causa della moria di migliaia e migliaia di ulivi salentini. 

E poi le lacrime degli agricoltori, le proteste, i tanti vertici e le posizioni prese dalla politica.

Ci sarebbe tanto, ma davvero tanto da ricordare in questi circa tre lunghi anni nei quali, ogni giorno, non s’è fatto altro che parlare di Xylella. Adesso, però, occorre rispettare le inchieste della Magistratura, attendendo che da un lato la Giustizia faccia il proprio corso; e dall’altro, aspettare che l’ormai ex Commissario Silletti si difenda dalle accuse nelle sedi competenti. 



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