
Sarà realizzata a Sanarica una delle prime biblioteche di comunità finanziate con fondi regionali nell’ambito del più ampio programma di recupero e rifunzionalizzazione del patrimonio culturale pugliese nato con il POR Puglia 2014-2020.
Con sentenza pubblicata nella giornata di ieri la Seconda Sezione del TAR di Lecce (Pres. Eleonora Di Santo, est. Michele Palmieri) ha respinto il ricorso proposto da una società leccese avverso l’esito della gara indetta dalla Centrale Unica di Committenza Terre di Mezzo.
È stata così confermata l’aggiudicazione in favore di un raggruppamento di imprese costituito tra la Castrignanò Appalti di Maglie e la Cosbe di Roma, difeso dagli avvocati Luigi Quinto ed Alberto Pepe, che sarà ora chiamato a completare l’intervento nel tempo offerto di 252 giorni. In giudizio è intervenuto anche il Comune di Sanarica, con l’Avv. Federico Massa, per difendere le ragion della stazione appaltante.
Il valore dell’intervento è di 1 milione di euro e prevede il restauro ed il consolidamento del palazzo baronale di Sanarica, che sarà adibito a biblioteca di comunità, così da renderlo fruibile da parte della cittadinanza.
Dell’antico edificio, che risale al XVI secolo come documenta l’iscrizione presente sul portone d’ingresso, rimangono le cortine ai cui vertici sono ancora visibili due dei quattro torrioni angolari superstiti. Nel corso del XVI e XVII secolo il maniero venne trasformato in residenza signorile.
L’edificio risulta di fattura rinascimentale. Tale caratteristica si nota in particolar modo nelle finestre della facciata est. All’interno, i saloni sono a stucco e affrescati con stemmi delle famiglie che lo abitarono. L’ingresso bugnato è opera del Settecento. A destra della porta d’ingresso vi è una cappella con affreschi risalenti ai secoli XVI e XVIII.