Fase 3, lunedì nuove riaperture. Ma stop ancora alle discoteche

Semaforo verde allo sport, ancora rosso alle discoteche: lunedì nuova tappa della ripartenza, ma stavolta più autonomia alle regioni. Vicina anche la ripresa dei processi.

Lunedì 15 giugno, altra data cruciale per la ripartenza post-emergenza sanitaria. A oltre un mese dal varo della Fase 2, l’Italia è pronta a riaprire pressoché completamente, ma la bozza emersa nelle ultime ore contenente il nuovo DPCM lascia ancora qualcuno scontento.

A dispetto delle previsioni fino ad oggi formulate, infatti, pare che la nuova fase non possa ancora iniziare per le discoteche: per loro l’attesa è di un altro mese. Riparte invece il mondo dello sport: con il via libera al campionato di calcio, il Governo dice sì agli sport di contatto, calcetto compreso ma a livello amatoriale ci dovranno attendere ancora una decina di giorni.

Il decreto dovrebbe essere deliberato dal Premier Giuseppe Conte nelle prossime: il Consiglio dei Ministri è ancora al lavoro, ci possono essere delle modifiche, ma stavolta emerge finalmente la volontà dell’Esecutivo di delegare i tempi della ripresa alle regioni e alle singole autonomie locali. Il tutto sulla base dell’andamento epidemiologico, diverso in ogni territorio.

Nel dettaglio, nelle nuove misure spicca subito quelle che non ci saranno. Si legge: “restano sospese sino al 14 luglio 2020 le attività che abbiano luogo in sale da ballo e discoteche e locali assimilati, all’aperto o al chiuso, le fiere e i congressi“. Le discoteche che erano pronte ad una imminente riapertura, quindi, dovranno ancora attendere.

Ma attenzione, perché si delega alle amministrazioni locali l’eventuale variazione sulla data della ripartenza, così come per cinema e concerti: “Le regioni e le province autonome, in relazione all’andamento della situazione epidemiologica nei propri territori, possono stabilire una diversa data di ripresa delle attività, nonché un diverso numero massimo di spettatori” . Le discriminanti saranno le “dimensioni e le caratteristiche dei luoghi”.

Per la Puglia, quindi, la data del 15 giugno resta pienamente in corsa.

Sport di squadra

Arriva l’ufficialità per la ripartenza dei campionati: via dal 12 giugno, ma a porte chiuse (domani alle 21 si riparte dalla Coppa Italia), mentre dal lunedì tornano anche gli “sport di contatto” purché venga “accertata la compatibilità con l’andamento della situazione epidemiologica nei rispettivi territori, in conformità con le linee guida”. Tuttavia, il via libera a livello amatoriale – calcetto incluso – l’ok ci sarà solo dal 25 giugno.

Centri estivi

Ok ai centri estivi e alle aree gioco nei parchi. “È consentito l’accesso di bambini e ragazzi a luoghi destinati allo svolgimento di attività ludiche, ricreative ed educative, anche non formali, al chiuso o all’aria aperta, con l’ausilio di operatori cui affidarli in custodia e con obbligo di adottare appositi protocolli di sicurezza in conformità alle linee guida del dipartimento per le politiche della famiglia”, si legge nella bozza. Che precisa: “È consentito l’accesso dei minori, anche assieme ai familiari o altre persone e abitualmente conviventi o deputate alla loro cura, ad aree gioco all’interno di parchi, ville e giardini pubblici”.

Frontiere extra Ue

Prorogato “fino al 30 giugno 2020” il divieto di spostamenti “da e per Stati e territori” diversi da Ue, Area Schengen e Regno Unito “salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute. Resta in ogni caso consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza”.

Crociere

Fino al 14 luglio sono sospesi i servizi di crociera da parte delle navi passeggeri di bandiera italiana. “È consentito alle navi di bandiera estera impiegate in servizi di crociera l’ingresso nei porti italiani esclusivamente ai fini della sosta inoperosa”, dice la bozza.

Presto in Tribunale

Infine, nel question time in Senato, il Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede ha annunciato un pronto “ritorno alla normalità per la giustizia. È imminente – ha detto – l’emanazione di una circolare che riequilibra il rapporto tra lavoro in presenza e lavoro da remoto del personale amministrativo in modo da garantire, per quanto possibile, la regolare celebrazione delle udienze già a partire dal 1 luglio 2020″.

Ma molti tribunali, nell’incertezza, hanno già rinviato molte udienze a settembre.



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