La Serie A riparte: in caso di nuovo stop playoff/playout o algoritmo. Per il Lecce un rischio da scongiurare

Nella giornata di ieri la FIGC ha fissato le regole in caso di nuova interruzione del campionato. Pesanti sanzioni per i club che non rispettano il protocollo anti-covid.

La Federcalcio ha deciso come terminare la stagione in caso di – malaugurata e ad oggi remota – nuova interruzione del campionato causa-coronavirus. Come ampiamente pronosticato, la proposta della Lega A di bloccare le retrocessioni è stata respinta da tutti gli altri componenti della FIGC.

A passare, infatti, è la linea del Presidente Gravina: se il campionato non dovesse concludersi con la disputa di tutte e 38 le giornate, allora ecco il piano B e anche il piano C.

Playoff per assegnare lo scudetto e per determinare le qualificazioni alle coppe europee e playout per decretare le retrocessioni. Questa la prima alternativa utile in caso di nuovo stop, ma per giocare gli spareggi a dettare il tutto sarà il fattore tempo.

Spareggi solo se…

Romelu Lukaku – Ag. Aldo Liverani sas

Il format abbreviato, infatti, verrebbe adottato solo se la nuova sospensione dovesse giungere entro il 10 luglio, salvaguardando in ogni caso la data del 20 agosto come termine ultimo per la conclusione del torneo.

In difetto, Gravina ha ottenuto il sì in una cristallizzazione della classifica, ma stilata secondo il “merito sportivo”. Il famigerato algoritmo. Si tratta di un calcolo matematico incrociando vari parametri che – a detta del Consiglio Federale – garantirà una graduatoria capace di riflettere i reali valori visti in campo.

In tal caso, però, l’algoritmo non assegnerà lo scudetto (a meno che non sia stato già vinto matematicamente sul campo), ma deciderà le retrocessioni. Per il Lecce, in particolare, si tratta di un fattore ad alto rischio dal momento che i giallorossi giocheranno praticamente tutti gli scontri diretti solo a fine stagione. Ciò significa che i valori dell’algoritmo salentino verrano stilati dopo aver affrontato due volte tutte le “big”, ma solo una le dirette avversario nella lotta salvezza.

Esclusione per chi occulta casi positivi

L’ambulanza in campo (ph.Pinto)

Per il resto, Gabriele Gravina ha preannunciato un rigido sistema sanzionatorio per i club che non dovessero rispettare le normative anti-covid o che, peggio, dovessero occultare cui positivi nello spogliatoio: si va dall’ammenda alla penalizzazione, fino all’esclusione dal campionato.

Il Consiglio Federale ha poi dato il via libera alla ripresa del campionato di Serie B e alla disputa dei playoff in Lega Pro: le prime dei tre gironi (Monza, Vicenza e Reggina) sono state promosse in cadetteria. La quarta promossa verrà fuori dai playout. Promosso in Serie C dai Dilettanti il Palermo.

Ultimi nodi da sciogliere 

Ora per il mondo del calcio restano ancora solo poche ultime questioni da risolvere prima della ripartenza. Il nodo più importante – e su cui ora ci si concentrerà a tempo pieno – è quello dei contratti dei giocatori in scadenza o in prestito.

Sembrerebbe solo una formalità il prolungamento dei contratti in scadenza a giugno fino al 30 agosto, ma manca ancora la norma ad hoc. La soluzione arriverà a stretto giro, forse già oggi, con la FIGC che ha già chiarito come i calciatori non potranno vestire un’altra maglia fino allo scoccare della prossima stagione calcistica.



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