
Popolare ad ogni latitudine del mondo, il calcio nel corso degli ultimi decenni ha assunto i connotati di un’autentica industria globale, capace di generare un indotto di miliardi di euro ogni anno. Oltre a tornei nazionali e internazionali che riguardano squadre di club e rappresentative nazionali, infatti, esistono numerosi business che ruotano intorno a questo sport che è ormai inquadrato all’interno di un ecosistema complesso e interconnesso.
Il ruolo dei procuratori e degli agenti
Amati e odiati (specialmente dai presidenti delle squadre di calcio) i procuratori, gli agenti e gli intermediari, sono delle figure che svolgono da sempre un ruolo fondamentale nel mondo del pallone e il loro peso è diventato ancora più importante nel calcio moderno avendo una funzione principale cioè quella di rappresentare i giocatori curandone i loro interessi.
I procuratori trovano ingaggi, negoziano i contratti dei loro assistiti con le squadre per quanto riguarda cifre e durata. Quelli più abili possono guadagnare commissioni milionarie dai trasferimenti e tramite le agenzie che si occupano di curare anche l’immagine dei calciatori stessi. Esistono anche specifiche società di comunicazione che si occupano di come gestire la comunicazione pubblica degli atleti attraverso attività di marketing, branding e social media.
Il Betting sportivo
Un’altra industria strettamente interconnessa al mondo del calcio è quella del betting, ovvero delle scommesse legali sulle partite di calcio, un business che da anni è in costante ascesa.
Le società che offrono questo tipo di servizi, ad ogni modo, molto spesso non si focalizzano esclusivamente sul settore delle scommesse ma il più delle volte possono spaziare anche sul mercato iGaming, come è possibile verificare leggendo questa recensione su Winbet casinò, operatore che si occupa di entrambi i settori, che ne documenta l’attività promiscua.
Di queste realtà ne esistono moltissime ed offrono quotidianamente una varietà sconfinata di quote e opzioni di scommessa sui campionati di tutto il mondo, attirando un pubblico vastissimo.
Il fantacalcio
Derivato dai fantasy sport americani, il Fantacalcio è un’altra industria legata al calcio che genera un ampio indotto.
Quasi tutti sanno di cosa si parla, ad ogni modo, a beneficio dei pochi che potrebbero non averne mai sentito parlare, si tratta di un gioco in cui i partecipanti assumono il ruolo di allenatori creando una squadra immaginaria con giocatori reali e in base ai voti attribuiti da determinati quotidiani, si sfidano ogni giornata di campionato.
Ormai il Fantacalcio muove un giro d’affari milionario soprattutto grazie ad alcuni siti che forniscono notizie e tramite i portali che ospitano le leghe dei fantallenatori.
L’industria dei diritti televisivi
Una delle fette più ricche della torta dell’industria del calcio è quella legata ai broadcasting rights, ovvero i diritti di trasmissione degli incontri.
Nella maggior parte dei casi vengono gestiti direttamente dalle leghe professionistiche dei vari paesi e rappresentano (pur con grandi differenze da una nazione all’altra, si prenda ad esempio il caso della Premier League, i cui diritti televisivi generano guadagni incomparabili a quelle di tutte le altre leghe professionistiche europee, Serie A inclusa) una delle principali fonti di finanziamento per squadre, campionati e federazioni.
Gli altri business del calcio
Altro business connesso al mondo del calcio è quello delle sponsorizzazioni. Società e giocatori sono sponsorizzati da aziende che pagano milioni di euro per associare il proprio brand avendo una visibilità importantissima. Questo brand viene associato sulle loro maglie, a bordo campo o con spot televisivi.
Il calcio è un veicolo pubblicitario e gli affari ad esso legati da questo punto di vista sono miliardari generando un considerevole fatturato tramite la vendita di merchandising che include magliette, gadget e altri prodotti con il logo delle squadre.
Inoltre ci sono poi squadre che hanno la fortuna di avere stadi e infrastrutture di proprietà.
In Italia da questo punto di vista, a causa di burocrazia e leggi vetuste, si è abbastanza indietro (solo Juve, Atalanta, Sassuolo, Frosinone, Udinese, possiedono stadi di proprietà tra quelle della massima serie). La costruzione e la gestione degli stadi è un business costoso, ma può generare ingenti entrate per le società attraverso la vendita di biglietti, abbonamenti e naming rights, oltre alla creazione di attività commerciali (ristorazione, store ufficiali etc).