Il silenzio rotto solo da un sax: così le celebrazioni del 25 aprile a Lecce

Festa della Liberazione più che sobria quest’anno anche a Lecce: in mattinata il Sindaco Salvemini ha deposto una corona in Piazza Partigiani. A risuonare nell’aria le note di “Bella Ciao”.

Un 25 aprile decisamente diverso dal solito. In piena emergenza sanitaria legata al nuovo coronavirus, anche Lecce smorza i toni per le celebrazioni della Festa della Liberazione: una cerimonia sobria in Piazza Partigiani dove a prendersi la scena sono state soprattutto le mascherine sui volti di tutti.

“Come di consueto la nostra comunità nazionale ricorderà il giorno di 75 anni fa nel quale, con la proclamazione dell’insurrezione generale, il popolo italiano si riscattò dalla dittatura fascista e dall’occupazione nazista del territorio nazionale”, aveva spiegato nei giorni scorsi il Sindaco Salvemini.

Una data importante, ma diversamente dal solito i numerosi cittadini, autorità, associazioni che ogni anno si ritrovano in Piazza Partigiani non hanno potuto farlo a causa del Coronavirus e per evitare assembramenti veicolo principale di diffusione del contagio.

Ed allora il Primo Cittadino del capoluogo salentino si è presentato alle ore 9.30 davanti al monumento dedicato ai partigiani: qui ha deposto una corona. Accanto a lui il Presidente Provinciale dell’Anpi Lecce Silverio Tomeo il maestro Raffaele Casarano, sassofonista, che ha intonato dapprima l’inno italiano e poi “Bella Ciao”, canzone simbolo della Resistenza.

“Quella canzone è il simbolo del coraggio e dello spirito di sacrificio dei tanti che scelsero di uscire da casa per unirsi alla lotta di Liberazione dal nazifascismo”, ha spiegato Salvemini.