‘Tutta la verità sulla chiusura del Cin Cin Bar’, botta e risposta tra la Famiglia Orlando e gli ultimi gestori

E’ ancora al centro di una polemica il Cin Cin Bar. Questa volta la Famiglia Orlando, storica proprietaria dell’esercizio, si confronta con gli ultimi gestori della Games & Fun S.r.l.

La chiusura del Cin Cin, lo storico bar che si affaccia su Piazza Sant’Oronzo e che ha accompagnato tante generazioni di leccesi, ha destato più di qualche polemica in città.

A saracinesche abbassate e a macchina del caffè spenta, erano stati tanti i risvolti che ne erano derivati anche perché il capoluogo ama molto ricamare sulle vicende, soprattutto su quelle molto semplici da raccontare.

C’era stato anche chi si era avventurato in una ricostruzione che avrebbe addossato all’amministrazione comunale e alla sua disattenzione nei confronti delle richieste della società che lo gestiva, la causa principale della fine di quell’esperienza imprenditoriale.

Ricostruzione che, però, era stata smentita alla nostra testata da Luigi Simione della Games & Fun S.r.l., la società che aveva acquisito la gestione del bar dalla Famiglia Orlando. Simione aveva parlato di scelta imprenditoriale dettata da una valutazione di carattere gestionale; non aveva comunque sottaciuto l’impossibilità di fare business in un’area di difficile gestione a cui non era stata concessa l’ottimale fruizione degli spazi come ad altre attività ristorative presenti nelle vicinanze.

La famiglia Orlando, tuttavia, non ha gradito la ricostruzione dei fatti da parte degli ultimi gestori e ha inviato anche a Leccenews24 una lettera tramite il proprio legale, l’avvocato Luciano Calò, per mettere qualche puntino sulle ì.

«Facciamo seguito agli articoli pubblicati lo scorso 2 ottobre, in relazione alla chiusura del Cin Cin Bar, per rappresentare il ns. disappunto su quanto riportato. Volutamente, nei giorni successivi, al fine di non ingenerare inutile polemica, abbiamo evitato una replica immediata. Va precisato che non c’è alcuna vendita in ns. favore dell’attività che è sempre stata nostra, né alcuna “decisione – amara – di chiudere” da parte degli affittuari dell’azienda, dal momento che, lo scorso 30 settembre, è scaduto il contratto di affitto di azienda per mezzo del quale la società Games&Fun S.r.l. ha gestito il Cin Cin Bar, unica ragione per la quale la gestione è venuta meno. Alla data odierna, abbiamo avviato trattative (rese più difficili dalle dichiarazioni non veritiere rese lo scorso 2 ottobre) che potranno rilanciare, con spirito rinnovato, l’attività che, avviata con grande sacrificio da ns. padre, ha da sempre caratterizzato la vita della ns. piazza Sant’Oronzo».

La missiva, dicevamo, è firmata dalla Famiglia Orlando al completo ma dalla Games & Fun S.r.l. non tardano ad arrivare alcune precisazioni che vanno riportate per dover di cronaca:

«Gli eredi Orlando forse avrebbero fatto meglio ad informarsi bene su quali siano state le nostre dichiarazioni, in quanto a quel bar siamo legati da affetti per i 7 anni trascorsi con dedizione e sacrificio forse al pari di quello profuso nel tempo dalla loro famiglia ma anche da interessi economici e mi auguro che il bar riapra al più presto anche e non solo per questo. Se poi sia stata una nostra scelta o loro nel non rinnovare credo che sia solo interesse delle parti e non interesse di cronaca ma su questo credo che gli eredi sappiano bene quale sia la verità dei fatti. È chiaro che noi consideriamo chiusa la nostra esperienza e la nostra gestione; ora gli Eredi Orlando  avranno modo di trovare altri professionisti del settore che sapranno far ripartire il Cin Cin e mantenere la prestigiosa tradizione e notorietà».

E adesso speriamo davvero che le polemiche vengano messe alle spalle da tutti e si ricominci. Quel bar è importante che ritorni a preparare i suoi caffè. Per i leccesi, per i turisti e per i lavoratori che si guadagnavano da vivere.



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