Giornata mondiale contro lo stress: impariamo a combatterlo

Le maggiori fonti di stress sono di diversa natura, e comprendono tutti gli aspetti inerenti la vita quotidiana e professionale

Lo stress è un nemico subdolo, invisibile, che si insinua nella vita delle persone come risposta inconscia a fattori interni o esterni che vanno a colpire l’equilibrio psicofisico, una sorta di replica che l’organismo organizza per difendersi.

Gli elementi che hanno una determinata carica di stress potenziale possono innescare una serie di reazioni di tipo emotivo, locomotorio, ormonale e neuropsichico, spingendo l’organismo verso la ricerca di un nuovo equilibrio, generando la cosiddetta Sindrome Generale di Adattamento: il corpo risponde al fattore stressante, reagendo e adattandosi alle necessità della persona, e se la reazione fallisce nel riportare l’equilibrio precedente, lo stress può cronicizzarsi, mettendo in serio pericolo la salute fisica e mentale del soggetto in questione.

Le maggiori fonti di stress sono di diversa natura, e comprendono tutti gli aspetti inerenti la vita quotidiana e professionale (dai ritmi frenetici ai carichi di lavoro), ma anche i rapporti sociali e gli eventi traumatici che lasciano un segno profondo (un lutto piuttosto che la perdita del lavoro), senza dimenticare gli elementi di tipo puramente fisico (come il dolore o il rumore) e quelli riguardanti uno stile di vita poco salutare (una dieta squilibrata, oppure la mancanza di attività fisica).

Nel momento in cui il corpo raggiunge il limite inizia ad inviare alcuni segnali, manifestando il malessere sotto forma di sintomi fisici (tremori, vertigini, palpitazioni, nausea), emotivi (nervosismo, tristezza, ansia, paura) e comportamentali (confusione, indecisione, abuso di alcol o sostanze stupefacenti).

L’Organizzazione mondiale della sanità ha definito lo stress “il male del secolo”, ed è facile capire il perché: osservando alcuni dati, si può scoprire che in Italia ne soffrono 9 persone su 10, mentre negli USA circa il 40% della popolazione asserisce di essere più stressato dell’anno precedente.

In un quadro del genere, che vede lo stress come condizione ingombrante e quasi inevitabile, la pandemia che il mondo sta vivendo per colpa del Coronavirus aumenta in modo esponenziale i fattori stressanti: la situazione sanitaria, la crisi economica, l’isolamento e i dubbi legati al futuro amplificano al massimo paure ed ansie, causando gravissimi problemi alle persone.

Il COVID-19 ha portato nuove incertezze e nuove sfide nella vita di tutti, modificando profondamente lo stile di vita e le abitudini, con lo spettro del lockdown sempre presente, e con tutta una serie di paure legate alla possibilità di contagio e alla perdita del lavoro.

In occasione della Giornata per la consapevolezza dello stress, gli esperti invitano le persone a seguire una serie di consigli per contrastare il disagio provocato dallo stress, con un’attenzione particolare agli effetti provocati dal Coronavirus, ed in questo articolo vedremo i comportamenti da osservare per centrare l’obiettivo.

Accettare il proprio stato emotivo

Il Coronavirus ha aumentato angosce e paure, ma è abbastanza normale: si tratta di semplici reazioni ad un evento anomalo, quindi vanno accettate con consapevolezza, senza ovviamente lasciarsi sopraffare dai pensieri negativi.

Ridere

Gli specialisti della Mayo Clinic del Minnesota sostengono che ridere faccia aumentare la quantità di ossigeno nel corpo, stimolando cuore, muscoli e polmoni, aumentando in questo modo l’endorfina rilasciata dal cervello; d’altronde lo diceva anche Charlie Chaplin: “Un giorno senza sorriso è un giorno perso”.

Convivere con la noia

Non si può uscire di sera, non si può andare in palestra e non si possono vedere gli amici: il virus ha portato con sé parecchie restrizioni, quindi noia e frustrazione sono all’ordine del giorno. Bene, bisogna imparare a conviverci, riscoprendo risorse personali finora sconosciute, e magari impiegando il tempo in nuove attività che potrebbero rivelarsi interessanti.

Regalarsi dei momenti di relax

In questo periodo così particolare è importante riuscire a ritagliarsi un momento di comfort e relax, e per farlo esiste uno strumento perfetto: una poltrona relax elettrica.

Una poltrona reclinabile è l’alleato ideale per distendere i nervi e trascorrere dei momenti confortevoli e appaganti: scegliendo la poltrona relax più adatta alle proprie esigenze, si otterranno grandi benefici dal punto di vista fisico, perché sarà possibile adottare una giusta postura e rilassare i muscoli del collo e delle gambe.

Evitare il surplus di informazioni

Tutti gli organi di informazione parlano del COVID, da quasi un anno ormai: politici, virologi, opinionisti e chi più ne ha più ne metta, chiunque ha un’opinione sulla pandemia, si sciorinano dati e soluzioni, è l’argomento del momento.

Essere informati è sicuramente importante, ma non bisogna assolutamente esagerare con la mole di informazioni per evitare un sovraccarico emotivo; il consiglio è quello di selezionare poche fonti attendibili, evitando di consultarle continuamente.

Sostenere gli anziani

Il senso di isolamento è molto comune in questo periodo, in particolar modo per la categoria delle persone anziane: chiamare i nonni o i genitori frequentemente li farà sentire amati e meno soli.

Se poi dovessero essere dei nonni tecnologici, anche l’invio di messaggini e l’utilizzo della videochiamata saranno utilissimi alla causa.

Adottare un sano stile di vita

Bisogna dedicare tempo alla cura del corpo, praticando attività fisica (si produrrà endorfina, migliorando la concentrazione, il sonno, l’umore ed il benessere psicologico) e adottando una dieta equilibrata.

Sarà inoltre importante dormire in modo regolare, cercando di coricarsi sempre alla stessa ora.

Il COVID-19 ha cambiato le nostre vite, occupando sempre più spazio: i giornali, le televisioni ed il web ne parlano continuamente, ed anche le conversazioni tra amici e parenti finiscono inevitabilmente nel trattare il solito argomento, divenuto ormai parte integrante delle nostre giornate, sia da un punto di vista prettamente “pratico” (la mascherina, il distanziamento, le restrizioni, i tamponi, la quarantena, ed ovviamente la tragedia di chi ha contratto la malattia con conseguenze mortali) che più “astratto”, generando dubbi, paure ed il desiderio di tornare alla normalità.

Bisogna però reagire, essere responsabili rispettando le indicazioni del Governo, senza lasciarsi sopraffare dall’angoscia e dall’ansia, perché come diceva Brandon Lee nel film Il Corvo: “Non può piovere per sempre”.



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