Coronavirus, Michele Emiliano ‘rassicura’ sulla situazione in Puglia: “i posti in terapia intensiva ci sono”

“Abbiamo un numero ancora elevato di terapie intensive disponibili in caso di bisogno”: sono le parole del Governatore, Michele Emiliano ai microfoni di “Buongiorno”

«Il dato dell’Rt in Puglia è 1,06. Tra i più bassi d’Italia». A dirlo è il Governatore Michele Emiliano che, ai microfoni di “Buongiorno” su Sky TG24, ha voluto “tranquillizzare” sulla situazione Coronavirus nella Regione. In questi giorni gli occhi sono tutti puntati sull’indice di contagiosità – che ha più peso tra i 21 parametri usati dal governo per dividere l’Italia in zone gialle, arancioni e rosse in base al livello più o meno alto di rischio – finito sul tavolo del Governo che sta valutando le misure da adottare per Natale. «Mi aspetto un Rt nazionale all’1» ha dichiarato il Premier per confermare il trend che si nota nei bollettini quotidiani.

In Puglia i numeri sono ancora “preoccupanti”, anche se il Presidente ha voluto rassicurare sulla tenuta del sistema sanitario: «Abbiamo un numero ancora elevato di terapie intensive disponibili in caso di bisogno» ha dichiarato, parlando anche della struttura che sarà costruita alla Fiera del Levante di Bari: «L’ospedale della Fiera non ha la funzione di supportare le terapie intensive che devono essere dispiegate entro la fine del mese secondo il nostro piano, servono soprattutto a consentire agli ospedali più importanti, che hanno dovuto sospendere le attività ordinarie, a riprenderle nei mesi che verranno, e quindi al trasferimento di tutti i pazienti di TI in strutture più grandi, che consentano a un minor numero di anestesisti di presidiare più pazienti».

Secondo il Governatore i dati vanno letti anche alla luce di alcune decisioni prese nei mesi scorsi: «La Puglia – ha dichiarato – viaggia 15 giorni di ritardo sui picchi, perché ha aperto le scuole 15 giorni dopo». Va poi considerato che ci sono state anche le elezioni regionali: «Avremmo dovuto anticipare all’estate la campagna elettorale».

Insomma, la situazione è sotto controllo anche se non bisogna abbassare la guardia. Serve ancora prudenza per evitare di disperdere i sacrifici fatti.



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