Il 18 maggio l’Italia riparte. Ma non completamente. L’annuncio di ieri per bocca del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte è quello che tutti aspettavano: il Paese esce definitivamente dal lockdown. L’emergenza sanitaria sembra essere rientrata, i numeri sono in continuo calo, ma il Covid19 è sempre lì.
Ecco perchè dopo due settimane di Fase 2 light (dove cioè si sono rimesse in moto le grandi aziende, facendo uscire dal confinamento circa 4 milioni di italiani), ora si possono ancora allargare le maglie. La data di domani sarà quella che si ricorderà per sempre come la data delle riaperture, ma non sarà per tutti così.
E’ vero, riaprono i negozi, i ristoranti, ripartono i parrucchieri; ci si potrà spostare con maggiore liberà senza bisogno di alcuna autocertificazione, si potrà andare al mare. Ma per qualcuno la chiusura forzata resiste. Lo stesso Conte ha spiegato che la ripartenza, seppur sostenuta, sarebbe comunque stata graduale.
Ieri il Premier ha parlato di quattro date, quattro step che segneranno – si spera – la fine dell’emergenza coronavirus.
Ecco, allora, nel dettaglio, il calendario delle riaperture diviso per date, con tutte le regole da seguire.
18 maggio
Stabilimenti balneari
– Cartelli anche in lingua straniera per illustrare le misure ai clienti. La figura dello steward di spiaggia accompagnerà i clienti all’ombrellone, spiegando le regole
– Privilegiare l’accesso tramite la prenotazione, l’elenco delle presenze sarà tenuto per 14 giorni. Possibili schermi divisori alla cassa; più igienico pagare con carta di credito o bancomat
– Nelle spiagge libere vale il distanziamento tra le persone di almeno un metro e quello degli ombrelloni: si suggerisce la presenza di un addetto alla sorveglianza dell’area
– Gli spazi andranno rivisti per garantire le distanze: almeno un metro tra gli avventori, un metro e mezzo tra i lettini e aree di 10 metri quadrati attorno agli ombrelloni
– Regolare e frequente pulizia e disinfezione delle aree comuni, spogliatoi, cabine, docce, bagni, minimo una volta al giorno dopo la chiusura
– Gli sport individuali da spiaggia (racchettoni) o in acqua (surf, windsurf, nuoto) possono essere praticati, rispettando le distanze. Sport di squadra: serve l’ok delle istituzioni
Alberghi
– Distanziamento minimo di un metro in tutti gli spazi comuni. Si consiglia di delimitare gli spazi con cartelli e adesivi da pavimento, palline, nastri
– La reception e la cassa potranno essere dotate di barriere fisiche (es. schermi). Si consigliano pagamenti elettronici e prenotazioni con sistemi automatizzati di check-in e check-out
– Mascherine obbligatorie sempre per gli ospiti, mentre per i dipendenti solo in presenza di clienti. Gli oggetti forniti in uso all’ospite, saranno disinfettati prima e dopo ogni utilizzo
– Negli ascensori dovrà essere garantito il rispetto delle distanze, pur con la mascherina. Eccezioni eventuali in caso di componenti dello stesso gruppo o nucleo familiare
– Frequente pulizia e disinfezione di tutti gli ambienti, in particolare nelle aree comuni e nelle superfici toccate più spesso (interruttori della luce, corrimano, maniglie delle porte)
– Dovrà essere garantita una frequente aerazione degli ambienti dotati di finestre; i filtri dell’aria condizionata dovranno essere sostituiti spesso e le griglie andranno pulite con alcool
Ristoranti, pub e pizzerie
– Nei locali con posti a sedere sarà privilegiato l’accesso tramite prenotazione, con l’obbligo di conservare per 14 giorni l’elenco dei clienti
– I tavoli devono essere disposti in modo che sia garantito il distanziamento di almeno 1 metro tra i clienti. La consumazione a buffet non è consentita
– La distanza può essere ridotta solo ricorrendo a barriere divisorie tra i diversi tavoli. Tra i congiunti la distanza di un metro non è necessaria e può essere inferiore
Barriere fisiche alla cassa. In alternativa il personale dovrà indossare la mascherina e avere igienizzanti per le mani. Favorire i pagamenti elettronici
– Il personale di servizio a contatto con i clienti dovrà utilizzare la mascherina e igienizzare le mani. Gli stessi clienti dovranno indossare la mascherina se non saranno seduti al tavolo
– Dopo ogni servizio al tavolo obbligatoria la disinfezione delle superfici. I menù: si favoriranno quelli monouso, consultabili online o in stampa plastificata disinfettabile
Bar e gelaterie
– Nei locali senza posti a sedere, è consentito l’ingresso ad un numero limitato di clienti per volta, in modo da assicurare il metro di distanza tra le persone
– La consumazione al banco è consentita solo se può essere assicurata la distanza interpersonale di almeno 1 metro tra i clienti, ad eccezione dei congiunti
– Laddove possibile, si dovrà privilegiare l’utilizzo degli spazi esterni (giardini, terrazze, etc), sempre nel rispetto del distanziamento di almeno 1 metro
– Si dovrà favorire il ricambio d’aria negli ambienti interni ed escludere totalmente, per gli impianti di condizionamento, il ricircolo dell’aria
– I patiti dell’aperitivo in compagnia al banco, dove ognuno spizzica nello stesso piattino, dovranno arrendersi alla sparizione di ogni forma di buffet (come avverrà anche nei ristoranti)
– Le indicazioni si applicano anche negli esercizi collocati all’interno di stabilimenti balneari e nei centri commerciali, nonché per l’attività. di catering
Attività commerciali (parrucchieri, barbieri, estetiste)
– Previste regole di accesso in modo da evitare assembramenti e assicurare la distanza di un metro tra i clienti. Abbigliamento: guanti monouso per la clientela
– I clienti devono sempre indossare la mascherina, così come i lavoratori in tutte le occasioni di interazione con le persone. Disinfezione quotidiana delle aree comuni
– I mercati rionali possono riaprire ma gli accessi devono essere regolamentati e scaglionati, con percorsi di entrata e di uscita. Guanti usa e getta per l’acquisto
– Parrucchieri ed estetisti: accesso dei clienti solo tramite prenotazione, mantenendo l’elenco degli stessi per 14 giorni. Permanenza all’interno solo per il tempo necessario al servizio
– Consentita la presenza contemporanea di un numero limitato di clienti in base alla capienza del locale. Almeno 1 metro di distanza tra le postazioni e i clienti
– Parrucchieri, estetisti e il cliente dovranno indossare una mascherina a protezione delle vie aeree. Gli estetisti dovranno indossare visiera e mascherina FFP2 senza valvola
In Chiesa
– Il protocollo tra Cei, governo e Comitato scientifico ha stabilito regole precise. Fissato il tetto massimo dei fedeli: 200 per le chiese grandi, fino a 1.000 all’aperto
– All’ingresso delle chiese, gel igienizzante a disposizione dei fedeli. Cambia un po’ il rito del segno della croce, sempre all’ingresso: si farà senza poter bagnare le dita nell’acquasantiera
– Il presidente della Cei, il cardinale Gualtiero Bassetti, in un video messaggio ha ricordato che il segno della pace potrà essere tramutato in un sorriso tenendo la debita distanza
– Per i sacerdoti durante la fase di distribuzione dell’ostia, ci sarà una igienizzazione delle mani. L’ostia non verrà data in bocca ai fedeli, ma in mano, per evitare i contagi
– Le eventuali offerte non saranno raccolte durante la messa, ma attraverso appositi contenitori, che possono essere collocati agli ingressi o in altro luogo ritenuto idoneo
– Protocolli firmati con le rappresentanze delle varie comunità religiose, oltre alla Chiesa cattolica: comunità ebrei, musulmani, evangelici, induisti, buddhisti
25 maggio
Palestre e piscine
– Centri sportivi, piscine e palestre garantiranno 1 metro di distanza nelle docce e negli spogliatoi. Sacchetti monouso negli armadietti per custodire gli effetti personali
– Ingressi monitorati in piscina: nelle aree verdi e solarium densità non inferiore a 7 mq di superficie a persona. Così in vasca: 7 metri quadrati di superficie
di acqua a persona
– Evitare l’uso promiscuo di oggetti e biancheria: l’utente dovrà accedere alla piscina munito di tutto l’occorrente. Lettini e ombrelloni vanno disinfettati ad ogni cambio di cliente
– Il posizionamento degli attrezzi in palestra deve garantire la distanza minima di un metro per chi non svolge attività e di minimo due per chi è sotto sforzo
– Attrezzi e macchine devono essere disinfettate dopo ogni utilizzo, altrimenti non devono devono essere usate. Non condividere borracce, bicchieri e asciugamano
– Particolare attenzione deve essere riposta al microclima: va garantita l’aerazione dei locali e la sanificazione degli impianti di ventilazione dell’aria indoor, che vanno manutenuti di più
3 giugno
Spostamenti fuori regione
– Da domani ci si sposta liberamente nella regione di residenza. L’autocertificazione resta solo per chi esce dalla regione per lavoro, salute o necessità
– Oltre ai congiunti si potranno incontrare anche gli amici. Non ci sono limitazioni sul numero delle persone che si possono vedere, ma sono vietati feste e assembramenti
– Da domani e fino al 2 giugno si può soggiornare nelle seconde case, purché nella propria regione. Dal 3 giugno sì alle seconde case anche fuori regione
– È consentito viaggiare in un Paese straniero per motivi di lavoro, ma l’apertura delle frontiere coi Paesi Ue e dell’area Schengen è prevista solo dal 3 giugno
– Per spostarsi fuori dalla propria regione o dall’Italia (per motivi di salute, urgenza e lavoro) si possono usare anche aerei e navi. Vanno poi rispettate le norme del Paese di destinazione
– Si può andare in due in moto; in auto il passeggero deve stare dietro, sul lato opposto a quello del guidatore, a meno che non sia un convivente. In taxi meglio la mascherina
13 giugno
Riparte la Serie A?
Il mondo dello sport resta ancora con forti dubbi. Giuseppe Conte ha confermato la possibilità per le squadre professionistiche di riprendere gli allenamenti dal 18 maggio, ma ha anche detto che “per la ripresa dei campionati servono ancora delle garanzie che, al momento, non ci sono”.
La Serie A di calcio ha prospettato un ritorno in campo dal 13 giugno: la data sembra verosimile, al più potrebbe slittare di una settimana, ma al momento nessuno si vuole assumere la responsabilità di cerchiare in rosso sul calendario il giorno in cui si tornerà a giocare.
15 giugno
Cinema e teatri
“Il 15 giugno riapriranno teatri e cinema”: lo ha annunciato ieri il premier Giuseppe Conte. Le modalità non sono ancora state rese note, ma ci saranno sicuramente regole per garantire il distanziamento fra gli spettatori (posti occupati uno sì e uno no? È un’ipotesi), mascherine obbligatorie e sanificazione frequente degli ambienti.
La conferenza del premier Giuseppe Conte sulla ripartenza