
Approvata in commissione sanità la proposta di legge sulla introduzione dei medici di base per i senzatetto, avanzata dal consigliere regionale Donato Metallo. L’esito positivo del vaglio della commissione è un importante passo in avanti per la proposta di legge al momento in vigore solo in Emilia-Romagna, che consente ai senza fissa dimora – non registrati dunque nelle liste di assistenza della Asl – di godere dell’assistenza sanitaria di base. Come spiegato da Donato Metallo in occasione della Festa dell’Unità di Bologna – dove il consigliere ha presentato la proposta pugliese – l’obiettivo è quello di riprendere l’idea della legge approvata nel 2009 da Nichi Vendola, che prevedeva l’inclusione dell’assistenza per gli stranieri, e di ampliarla con l’assistenza dei senzatetto pugliesi.
L’aumento della povertà assoluta dopo la pandemia da covid-19 ha reso ancor più pregnante la necessità di un allargamento delle maglie del diritto alla salute. Motivo per cui Metallo saluta con favore l’ok della Commissione sanità all’introduzione dei medici di base per i senzatetto.
“È una proposta di legge che restituisce cittadinanza, dignità, che da un nome a chi un nome non aveva. È una proposta di legge che porta lo Stato, la Regione nelle zone buie, sotto ai portici, nelle stazioni e negli angoli di periferie. È una proposta di legge che permette alle persone di non arrivare al pronto soccorso o negli ospedali ma di essere curati prima, una norma che parla non di medicina di urgenza ma di cura, cura preventiva, cura delle persone. È una proposta di legge che estende i diritti, li stabilizza a fronte di norme diverse e non sempre applicate. Una proposta di legge che addirittura porta risparmio per le casse della Sanità: il costo annuo per un medico di base si aggira attorno agli 80/100 euro a paziente, una sola visita in pronto soccorso costa più o meno alla sanità pubblica 250 euro. È una proposta di legge che arriva e viaggia fra le sofferenze e un giaciglio di cartone, fra il gelo e le coperte e il latte caldo portate dai volontari, fra un sottopasso o una panchina. È una proposta di legge che si occupa di persone, dell’umano. Spero – conclude Metallo – che presto possa essere Legge della Regione Puglia. Sarebbe una carezza al volto, un pugno chiuso che indica i diritti e la dignità”.