Diminuiscono le iscrizioni a Scienze Infermieristiche. Il sindacato Nursing up: “Noi, eroi dimenticati”

Il presidente di Nursing up, Antonio De Palma, mostra la sua preoccupazione verso gli infermieri italiani, guerrieri durante la pandemia e verso i giovani laureati in Infermieristica e Medicina.

L’emergenza Covid-19 ha veramente messo a dura prova la sanità italiana. Molti sono stati testimoni di un’Italia che ha combattuto con tutte le sue forze e risorse a disposizione. I cittadini hanno espresso più volte la loro stima verso gli operatori sanitari con applausi e ringraziamenti speciali. Coloro che abbiamo considerato gli eroi di questa battaglia, però, si sentono messi da parte. Utilizzano parole forti quasi fossero scarpe vecchie accantonate dal Governo che considerano del tutto indifferente verso i loro bisogni.

Il Sindacato nazionale ha fatto sapere che gli infermieri italiani sono tra i meno pagati d’Europa, anche dopo alcuni anni di esperienza lavorativa. Questo scoraggia anche i nuovi laureati nel campo infermieristico non per l’incertezza legata a una nuova pandemia, ma per la figura di “martiri a vita” che potrebbero assumere.

Nazioni come Belgio, Regno Unito, Irlanda, Lussemburgo, invece, agevolano la loro crescita professionale, motivo per cui in Italia non avremmo numeri stabili a Medicina o Farmacia o Biotecnologie Mediche.

A tal proposito sono durissime le dichiarazioni del Presidente di Nursing Up, Antonio De Palma che afferma: “Nessuno ha mai osato dire che quella nostra è una professione facile da condurre e mai lo sarà: la scegli se ci credi, la scegli se in essa ti realizzi. Sei consapevole dei rischi e della fatica. Ma essere presi a calci, derisi, dopo aver dimostrato di essere la colonna portante di un sistema sanitario che fa acqua da tutte le parti… no grazie! Non ci sta più bene. La storia può e deve cambiare”.



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