Ennio Morricone, il mondo piange ancora per la scomparsa del maestro delle colonne sonore

La scomparsa del Mastro Ennio Morricone ha lasciato un vuoto difficile da colmare. Resta la sua musica, dalle colonne sonore per il cinema alle ‘canzonette’

Ennio Morricone, autore di alcune delle colonne sonore più belle della storia del cinema, è uno dei pochi artisti che tutto il mondo ha guardato con immensa ammirazione. Non aveva bisogno di presentazioni, a “parlare” erano le musiche di «Per un pugno di dollari» di Sergio Leone, il padre dello spaghetti westner con cui aveva condiviso il banco alle elementari, di «Nuovo cinema paradiso» di Giuseppe Tornatore e di tante pellicole firmate dai grandi registi come Quentin Tarantino, Oliver Stone, Roman Polanski, Brian De Palma, Pier Paolo Pasolini e Pedro Almodovar.

Tentare di scegliere quale composizione citare non è un’impresa facile: Gli intoccabili, La leggenda del pianista sull’oceano, e The Hateful Eight con cui ha vinto un Oscar, dopo cinque nomination. Il secondo, l’altra statuetta era un riconoscimento alla carriera. A consegnargli il premio fu Clint Eastwood. «Dedico questo Oscar a mia moglie Maria che mi ama tantissimo e io la amo alla stessa maniera: questo premio è anche per lei. Il mio pensiero va a tutti gli artisti che hanno meritato questo riconoscimento e non lo hanno avuto. Io gli auguro di averlo in futuro» disse.

Era il 6 luglio 2020, quando il compositore ci ha lasciato. Aveva 91 anni. Il modo con cui aveva salutato tutti, con una lettera ritrovata dai familiari, non ha sorpreso.

«Io Ennio Morricone sono morto»

«Io Ennio Morricone sono morto». Comincia così l’ultima ‘composizione’ del maestro, non di note ma di parole. Un commovente necrologio in cui ha voluto dire addio a tutti, fino al più struggente saluto, quello alla moglie Maria, compagna di una vita. «A lei rinnovo l’amore straordinario che ci ha tenuto insieme e che mi dispiace abbandonare. A Lei il più doloroso addio» si legge nel testamento, dove erano scritte anche le indicazioni per il suo funerale che doveva essere svolto in forma privata e senza alcuna luce dei riflettori. Per una sola ragione, scrive, perché «non voglio disturbare». Ad accompagnarlo le note di The Mission, alla quale era particolarmente legato e la preghiera degli artisti.

I successi pop: canzoni e canzonette

Nella vita di Morricone non c’era solo il cinema. La protagonista di ogni suo passo è stata la musica, senza confini, capace di toccare generazioni diverse. Ha arrangiato e scritto centinaia di canzoni che sono dei classici da Sapore di Sale, il gioiello di Gino Paoli ai brani di Edoardo Vianello che sono diventati hit dell’estate prima dei tormentoni, Abbronzatissima in primis. Sua l’idea di raddoppiare la A (A-A-bbronzatissima). Non solo, ha firmato successi come Se telefonando di Mina. Sua la musica composta, ha raccontato, ispirandosi alle sirene della polizia di Marsiglia. Morricone ha anche scritto per Luigi Tento, Sergio Endrigo, Zucchero, Rita Pavone, Gianni Morandi.

Con il Maestro, «artigiano dello spartito», se ne è andato un pezzo di storia, ma in eredità ha lasciato i suoi capolavori immortali. Ed  emozioni indescrivibili.

ph. enniomorricone.org



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