Tutti a casa! I fuochi d’artificio salutano l’estate salentina. C’è aria di rientro alla base

I fuochi d’artificio hanno spento la festa patronale dei leccesi e acceso il clima di rientro in città. Settembre è bello, ma luglio e agosto sono un’altra cosa…

Con la chiassosa felicità dei fuochi d’artificio e con un pizzico di maliconia si sono conclusi i festeggiamenti dei santi patroni di Lecce Oronzo, Giusto e Fortunato. L’edizione 2023 della festa ha messo in luce un’organizzazione migliore sotto tutti i punti di vista: l’attrazione coinvolgente delle luminarie in piazza Sant’ Oronzo, la fruizione ordinata del percorso espositivo di stand e bancarelle, il raccordo tra il centro e l’area delle giostre in zona Stadio con i mezzi dell’Sgm che hanno garantito un trasporto sicuro e puntuale. Anche la processione è sembrata più partecipata, per ciò che attiene gli eventi religiosi. Insomma non c’è che dire.

Lo spettacolo pirotecnico nelle campagne a ridosso di Via Potenza è stato poi la ciliegina sulla torta. Ma si sa, i fuochi sono un po’ come la Befana per le festività natalizie, si portano via lo stato d’animo vacanziero e aprono distese e praterie verso i doveri tipici di ogni tipo di rientro, a cominciare da quello scolastico.

Si dirà: c’è settembre, con i suoi giorni incredibilmente belli che quasi quasi sembrano un dispetto per chi ha fatto rientro. Vero, settembre è bellissimo in Salento. Ma l’aria festaiola non è la stessa. Sembra di provare a rubare la vacanza al calendario, ma le serate di luglio e agosto sono tutte un’altra cosa…

Un tempo le famiglie leccesi che si trasferivano nelle seconde case delle marine già da metà giugno aspettavano proprio il 26 agosto per fare rientro alla base. Il mare diventava solo questione di weekend. Oggi che le vacanze sono mordi e fuggi anche per chi vive sul mare, o quasi, non c’è più quella cerniera tra la vacanza e il rientro ma il clima da ‘tutti a casa’ si avverte ugualmente.

Tempo di bilanci, dunque. Per i più giovani bilanci anche di tipo sentimentale. L’estate scompiglia e spettina l’ordinarietà della vita quotidiana, ma con la fine della Festa ‘si ritorna alla base’, ‘si rientra nei ranghi’. E le case che si erano trasformate in alberghi in cui genitori e figli si incontravano di sfuggita, cominciano a tornare caserme. Le regole ritornano in vigore. I libri delle vacanze si riaprono. E c’è chi comincia a fare i conti alla rovescia per Natale.

Comunque sia andata, buon inizio!

Ph. Fuochi d’artificio di Vanni Accadí