
Il ruolo dei nonni per la crescita psico-emotiva dei bambini e dei ragazzi, lo sappiamo, è molto importante. Il nonno sa essere compagno di gioco e di avventure, ma sa dare anche sostegno nelle difficoltà. E forse sulla scia di tale ultima riflessione che il giudice leccese ha pensato bene di coinvolgere un nonno nel sostentamento economico dei propri nipoti.
Del resto, come sottolinea Giovanni D’Agata, presidente dello Sportello dei diritti, “l'obbligo dei nonni di farsi carico del mantenimento dei nipoti – allorquando i genitori non hanno mezzi sufficienti – non é un'obbligazione "etica", ma un vero e proprio obbligo sancito nel codice civile nell'articolo 316 bis che vale anche quando uno dei genitori adempie parzialmente ai propri doveri con versamenti non integrali e/o tempestivi”.
Fa riflettere, quindi, il decreto del Tribunale civile di Lecce nella persona del Presidente di sezione dottor Giovanni Romano, depositato lo scorso 24 agosto, che ha condannato “il nonno paterno a provvedere al versamento mensile di 150 euro alla madre dei tre nipoti ai quali né il padre né la madre riuscivano a garantire mezzi sufficienti ai fini del loro sostentamento”.
In particolare, tutto nasce dall’iniziativa della madre di tre figli di cui due minorenni, che aveva adito il Tribunale perché il padre non aveva da tempo garantito con esattezza e regolarità l'obbligo di versare 700 euro mensili a titolo di assegno di mantenimento dei figli, nessuno dei quali autosufficiente, tanto che lo stesso era stato imputato per la violazione di questi obblighi assistenziali. Tale situazione aveva spinto la signora a notificare un ricorso ai nonni paterno e materno entrambi viventi ai fini di sopperire a tale grave carenza. Il giudice ha così ritenuto di condannare il solo nonno paterno, l'unico del resto che si è costituito in giudizio e con una pensione di 1500 euro mensili, a farsi carico del pagamento nei confronti della nuora di 150 euro al mese, “in quanto l'obbligo in questione ha natura civile e sussiste anche nel caso della prova di versamenti parziali, ancorché incolpevoli, da parte del padre dei nipoti”.
Per Giovanni D'Agata, “si tratta di una decisione significativa che tutti i genitori di figli separati dovrebbero conoscere”.