Ieri un giro per le stradine del centro storico leccese, tra monumenti barocchi e assaggio di pasticciotti. Oggi invece il ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri è stata la protagonista dell’ultimo incontro della rassegna “Costituzione, legalità, lotta alla mafia: ipotesi di riforma e priorità di attuazione”, promossa dal Liceo scientifico statale “Leonardo Da Vinci” di Maglie, in collaborazione con l’Università del Salento e con il patrocinio del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e Ricerca, della Provincia di Lecce e del Comune di Maglie.
Stamattina, nell’Auditorium del Liceo “Da Vinci” a Maglie, Annamaria Cancellieri ha affrontato lo scottante tema delle riforme della giustizia. Anche in questa occasione, come nelle precedenti, gli studenti hanno avuto l’opportunità di rivolgere domande dirette, confrontandosi apertamente con il Guardasigilli. All’incontro, introdotto dalla dirigente scolastica Annarita Corrado, è intervenuto il presidente della Provincia di Lecce Antonio Gabellone. A tenere le fila del dialogo, il caporedattore del “Nuovo Quotidiano di Puglia” Rosario Tornesello.
L’incontro con il ministro della Giustizia Cancellieri chiude il progetto dedicato alla Costituzione e alla legalità del Liceo magliese “Da Vinci”, partito il 30 settembre scorso. Nove gli appuntamenti del programma incentrato su temi grande attualità, al quale hanno partecipato ospiti autorevoli ed illustri, quali il docente di Diritto costituzionale dell’Università del Salento Nicola Grasso, il presidente emerito della Camera dei Deputati Fausto Bertinotti, il viceministro dell’Interno Filippo Bubbico, il caporedattore del “Nuovo Quotidiano di Puglia” Rosario Tornesello, il presidente emerito della Camera dei deputati Luciano Violante, il procuratore capo della Repubblica di Lecce (e della Direzione distrettuale antimafia) Cataldo Motta, il noto giornalista e scrittore Marcello Veneziani, il docente dell’Università del Salento Michele Carducci.
La dirigente scolastica Annarita Corrado sintetizza così gli obiettivi e i risultati del progetto: “Il percorso ha proposto agli studenti una lettura critica del testo costituzionale, con particolare riguardo alle attuali proposte di riforma. Il dibattito in corso, intorno alle ipotesi di riforme costituzionali, non può essere ignorato dalla scuola, pena il fallimento della sua azione didattica proprio su quello che è il suo più importante obiettivo: formare cittadini attivi e consapevoli in grado di inserirsi responsabilmente nell’attuale dibattito politico-istituzionale”.
“Non si discute: quella riforma”, prosegue Salvatore Capone, “era necessaria e sacrosanta, il che ovviamente non impedisce di rilevarne limiti e carenze, probabilmente dovuti anche a una riorganizzazione forse un po’ troppo affrettata. Per tempo come delegazione parlamentare avevamo accolto le istanze di quanti sostenevano l’opportunità di una attentissima disamina del testo legislativo alla luce delle concrete emergenze territoriali, nella necessità di comprendere puntualmente i passaggi attuativi, l’eventuale emergere di incongruenze, il rischio di lasciare sguarniti di presidi di legalità luoghi sensibili dal punto di vista dell’emergenza criminale. D’altra parte la legge di riorganizzazione dei servizi giudiziari, e il relativo disegno di una nuova geografia degli uffici, aveva come obiettivo prioritario il risparmio, l’efficienza e l’efficacia, non certo sguarnire territori o lasciare soli i cittadini. Oggi il Ministro riconosce corretta questa impostazione, e necessario l’apporto di opportune modifiche ”.