Tutto pronto per il nuovo Dea, o quasi. De Benedetto: “Una finta inaugurazione per la passerella di Emiliano”

“Che senso aveva presentare la struttura, se ancora non si sa quando sarà al servizio dei pazienti pugliesi?” Polemiche di Cambiamo sulla ‘finta’ inaugurazione del nuovo Dea

Dipartimento di Emergenza e Accettazione del Vito Fazzi di Lecce, che con un indovinato acronimo prende il nome di Dea. È questa la struttura nuova di zecca presentata nei giorni scorsi a Lecce dal Governatore di Puglia, Michele Emiliano nelle vesti di Governatore e al contempo anche di Assessore alla Sanità, avendo trattenuto per sé quella delega strategica al momento della composizione della Giunta.

Con il Dea ci si proietta verso un livello più efficiente di cura, essendo organizzato con un modello multidisciplinare che riunisce, nella stessa struttura, personale specialista in ambiti diversi. Il Dipartimento è in buona sostanza costituito da unità operative omogenee, affini o complementari «…che perseguono comuni finalità e sono tra loro interdipendenti, pur mantenendo le proprie autonomie e responsabilità professionali».

Eppure c’è qualcosa che non ha funzionato in quella presentazione, a detta di molti esponenti dell’opposizione alle forze di governo regionale, che in un primo momento era stata definita come una vera e propria inaugurazione.

A prendersela garbatamente con il Presidente ci ha pensato Federica De Benedetto, coordinatrice regionale di Cambiamo, il movimento di centrodestra che a livello nazionale fa riferimento a Giovanni Toti e che si è articolato anche sul territorio salentino.

«Nei giorni scorsi hanno inaugurato il Dea – scrive in una nota il coordinamento provinciale del movimento – la nuova grande struttura sanitaria nel Fazzi, anzi no! Durante la conferenza stampa in pompa magna in cui si sottolinea candidamente degli 800 posti di lavoro che ospiterà in un futuro non certo, Michele Emiliano specifica che ‘Non è una vera e propria inaugurazione. Si tratta di uno scambio di auguri’. Che senso aveva, allora ‘scambiare gli auguri’ all’interno della struttura con i giornalisti, se questa ancora non si sa quando sarà al servizio dei pazienti pugliesi?’

La presunta inaugurazione, insomma, di quel Dipartimento che tante aspettative per una buona ed efficiente sanità sta giustamente seminando nella società salentina, ha dato  la stura ad una serie di polemiche politiche che certamente riempiranno le pagine nelle prossime settimane dal momento che la Puglia è in piena campagna elettorale per il rinnovo del Consiglio e la scelta del Governatore che reggerà l’esecutivo dal 2020 al 2025.

Il ‘concorso in Sanita-Service’

Le polemiche riguardano anche il ‘tempismo’ con cui la società in-house della Asl ha bandito un concorso per tanti posti di lavoro, 160 per la precisione… «Il mega concorso di Sanità Service – si chiedono quelli di Cambiamo – pubblicherà i vincitori prima o dopo le elezioni? Noi ci auguriamo prima, per non tener ‘appese’ decine di migliaia di famiglie».

Federica De Benedetto e i suoi se la prendono anche con Emiliano per le sue affermazioni dinanzi ai giornalisti quando ha affermato di aver preso la sanità pugliese che era sotto zero facendola andare molto avanti.

Cambiamo allora ricorda al Governatore che forse dimentica che nel 2019 il rapporto annuale ‘Crea’, stilato sui servizi sanitari regionali dall’Università di Tor Vergata, ha indicato la Puglia tra le peggiori performance sanitarie d’Italia?

«Speriamo che Emiliano capisca che ciò è dovuto non certo per il nostro eccellente personale sanitario, ma per la carenza di risposte concrete, e non passerelle, alle necessità di professionisti e pazienti».

E siamo certi che siamo solo all’inizio!



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