Il pesce è Gesù Cristo. Il simbolo del Natale.

Tutto deriva dal greco, la lingua sacra per eccellenza. Ecco perché facciamo il pesce di pasta di mandorla

Abbiamo notato, scorrendo alcuni commenti su Facebook, che persiste una certa confusione sulle tradizioni religiose, specie in ragione dei complessi simbolismi teologici. E anche le tradizioni gastronomiche particolarmente sentite a Natale risentono di queste simbologie che affondano il loro significato nella storia cristiana.

A Lecce è molto diffusa la preparazione di dolci di pasta di mandorla e tutti sanno, o dovrebbero sapere, che la forma natalizia di tale dolce è il pesce, mentre a Pasqua il simbolo teologico è l’agnello.

E allora perché un pesce a Natale? Semplice, perché il pesce è Gesù Cristo, proprio lui, il Dio incarnato, secondo la religione cristiana.
Tutto deriva dal greco, che è la lingua attraverso la quale si è diffuso il Cristianesimo e per giunta è la lingua ufficiale dei testi sacri (i vangeli sono stati scritti in greco). In antichità, infatti, il greco era la lingua universale, un po’ come l’inglese di oggi.

Ma torniamo al pesce… Ebbene pesce in greco si scrive ICTÚS ed è questo l’acronimo ideale con il quale si indica il Cristo, ovvero Iesùs Christòs Theòu Uiòs Sotèr che tradotto in italiano è Gesù Cristo Figlio di Dio, Salvatore. La persona che si celebra a Natale.

Ph. Cristogramma