
In un’aula magna gremita, nella mattinata di ieri, Antonio Maruccia, ex procuratore generale della Corte di Appello di Lecce, ha salutato colleghi e personale amministrativo del tribunale di viale de Pietro, dopo aver terminato il mandato a febbraio ed essere rimasto come reggente fino ad aprile, ma in attesa di iniziare una nuova esperienza, poiché diventerà presidente della commissione del concorso in magistratura.
Non prima di aver tributato un minuto di silenzio a Paolo Borsellino ed ai componenti della scorta, in occasione del 24esimo anniversario della strage di via D’Amelio.
Prima dei ringraziamenti del magistrato salentino, con 43 anni di professione alle spalle, che al momento riveste l’incarico di sostituto procuratore generale, vi è stato il saluto, tra gli altri, del procuratore generale facente funzioni, l’avvocato generale Giovanni Gagliotta, che gli ha consegnato in dono, un biglietto con la raffigurazione di una nave (è nota la passione di Antonio Maruccia per il mare). E poi hanno preso la parola, tra gli altri, Roberto Carrelli Palombi, presidente della Corte d’Appello di Lecce; Leonardo Leone De Castris, procuratore generale di Bari; Francesco Paolo Sisto, viceministro della giustizia; Luca Rotondi, prefetto di Lecce; Adriana Poli Bortone, sindaco di Lecce; Annarita Marasco, vice presidente dell’ordine degli avvocati di Lecce. Non solo, hanno preso la parola anche i due figli di Antonio Maruccia, Gabriele e Michele, che hanno ringraziato il padre per lo spirito di sacrificio che gli ha trasmesso.
Ed in seguito ha parlato Maruccia che, visibilmente emozionato, ha dichiarato: “C’è una componente di amarezza per un ciclo che si chiude, ma anche di contentezza per una nuova esperienza”. E poi: “La Provvidenza è stata con me generosa, poiché ho percorso tutti i gradini dell’esperienza professionale”. Ed ha aggiunto: “Ho sempre cercato di interpretare il ruolo in modo laico. Autonomia e indipendenza sono stati i miei principi”.
Ed ha voluto ricordare, tra gli altri, la pm Stefania Mininni, prematuramente scomparsa nei giorni scorsi.
Infine, i saluti finali prima di congedarsi.
Le candidature
Intanto, ci sono otto candidati per ricoprire il ruolo di procuratore generale, in base alle domande presentate fino a novembre del 2023. Si tratta di Angela Tomasicchio, avvocato generale a Bari; Lucia Musti, già procuratrice generale, facente funzioni ed attualmente reggente della Procura di Genova; Francesco Giannella, procuratore aggiunto a Bari e coordinatore della Dda; Pina Montanaro, procuratore del Tribunale dei minorenni di Taranto; Giuseppe Capoccia ex procuratore capo a Crotone; Ludovico Vaccaro, procuratore della repubblica di Foggia; Antonio Costantini, magistrato di Cassazione.
Nell’elenco compare anche Leonardo Leone De Castris, ex procuratore capo a Lecce, che da gennaio si è insediato a Bari, come procuratore generale.
Per quanto riguarda la Procura, invece, sono sei i magistrati che ambiscono a prendere il posto di De Castris. Ed i rumors indicano Giuseppe Capoccia, leccese, già procuratore capo di Crotone, tra i favoriti alla successione.
Tra i candidati (oltre a Capoccia), in ordine di presentazione della domanda, compaiono: Rosa Volpe, originaria della provincia di Salerno, procuratore aggiunto a Napoli; Pina Montanaro, procuratore del Tribunale dei minorenni di Taranto; Alberto Santacatterina, sostituto procuratore di Lecce; Marzia Eugenia Sabella procuratore aggiunto a Palermo; Angelo Cavallo, procuratore capo di Patti.
In entrambi i casi, dovrebbe riunirsi a breve la Quinta Commissione del Csm per esprimere le preferenze sulle nomine.