
Dalla valorizzazione di piazze, musei e capannoni alla creazione di hub turistici e lifestyle; da percorsi di mobilità lenta alla riqualificazione di aree mercatali e industriali; dal recupero di chiese, ville, trappeti, parchi ad azioni di rilancio di prodotti agricoli competitivi. Sono soltanto alcuni dei progetti che diventeranno realtà nel Salento grazie a 10 milioni di euro “conquistati” dal Patto territoriale della Provincia di Lecce.
Per concordare le modalità operative per la realizzazione degli interventi si è svolto oggi a Palazzo dei Celestini, l’incontro convocato dal presidente della Provincia di Lecce Stefano Minerva. Erano presenti i sindaci e assessori dei Comuni e i rappresentanti delle aziende, i consiglieri provinciali, il direttore generale Andrea Romano, il segretario generale Angelo Carretto, il capo di gabinetto Antonio Perrone, i componenti dell’Unità Operativa dello sviluppo.
Il decreto ministeriale del 16 febbraio 2024 ha assegnato risorse aggiuntive, provenienti dal “Programma nazionale complementare di azione e coesione imprese e competitività 2014-2020”, al bando relativo al Patto territoriale.
Questo ha consentito di finanziare il Progetto pilota denominato SALento d’AmarE (acronimo SAL.E.), candidato dalla Provincia di Lecce, in qualità di soggetto responsabile del Patto Territoriale.
Il progetto vede insieme 29 Comuni, la Provincia di Lecce (in partenariato con il Comune di Lecce) e 8 aziende del territorio tra i beneficiari del finanziamento, appena il decreto diverrà esecutivo.
I 30 progetti finanziati agli enti locali sono quelli proposti dai Comuni di Andrano, Bagnolo del Salento, Botrugno, Calimera, Cavallino, Collepasso, Cursi, Galatina, Galatone, Gallipoli, Leverano, Lizzanello, Maglie, Martano, Matino, Melendugno, Melpignano, Monteroni di Lecce, Poggiardo, Racale, Salve, San Cassiano, Spongano, Squinzano, Surbo, Taurisano, Trepuzzi, Tricase, Tuglie e quello della Provincia di Lecce, in partenariato con il Comune di Lecce.
Il presidente della Provincia di Lecce Stefano Minerva, accogliendo i presenti, ha dichiarato: “Oggi celebriamo una vittoria del territorio e del Salento tutto. E’ una giornata felice: 10 milioni di euro che arrivano con questa formula, che tiene tutti insieme, sono un bel sogno realizzato.
La legge ha cambiato la ratio delle Province, ma noi abbiamo scommesso su un modello territoriale che tiene insieme tutti i protagonisti del miglioramento delle azioni amministrative, ma anche dello sviluppo complessivo. Grazie per essere qui”, ha proseguito “per siglare insieme questo traguardo importante che come Provincia siamo riusciti a raggiungere. Abbiamo creduto in questa scommessa, abbiamo organizzato un allargamento della partecipazione sui Patti che è stata la scelta vincente.
Abbiamo costruito la narrazione di un Salento che riparte attraverso la propria storia, attraverso modelli e visioni dei sindaci del territorio, attraverso la sinergia tra Comuni, con la regia della Provincia. E’ con orgoglio che portiamo avanti questa buona prassi della Provincia, dei Comuni e delle imprese, attraendo 10 milioni di euro sul territorio che andranno a migliorare la qualità della vita dei cittadini e saranno volano di sviluppo”, ha concluso.
L’incontro è stato utile ad avviare l’iter degli adempimenti necessari, tenuto conto anche del vincolo relativo al cronoprogramma di spesa, che impone l’ultimazione degli interventi agevolati entro la data del 31 dicembre 2026.
La Provincia, soggetto beneficiario ma anche soggetto responsabile, ha un ruolo molto importante rispetto ai Patti precedenti, perché dovrà occuparsi del decreto di concessione del contributo a ciascun progetto. Tra i tanti compiti, anche la realizzazione di un’app per rendere fluida e immediata la comunicazione, ed attività di accompagnamento e di formazione per i Comuni, che avranno l’opportunità di usufruire della Stazione unica appaltante dell’Ente.
L’idea-forza del progetto “Sal.E.”, condivisa con il Tavolo dell’Unità Operativa dello Sviluppo, è quella di un’economia basata sulla filiera breve di prodotti e servizi, centrata sulle vocazioni locali e sull’identità territoriale legata alla peculiarità storico-rurale e geografica. Il Progetto Pilota punta a favorire la vitalità economica di attrattori naturali, culturali, turistici ed economici (torri costiere, parchi ed aree protette, aree mercatali e fieristiche, zone artigianali e industriali comunali, siti di archeologia industriale) dei Comuni salentini, mediante la loro valorizzazione in termini di diversificazione delle attività e strettamente collegati alle iniziative imprenditoriali, volte alle produzioni agroalimentari ortofrutticole di qualità, alla promozione del turismo di qualità sul territorio e al rafforzamento della cooperazione tra le imprese.