Prevenire prima di punire. Cosa si nasconde dietro l’uso improprio delle bici elettriche

Una riflessione sull’utilizzo di questi mezzi spesso utilizzati in maniera impropria come veri e propri ciclomotori, a volte anche sprovvisti di assicurazione e carta di circolazione.

Tutto parte da un articolo pubblicato il 17 novembre scorso riguardante un avvenimento accaduto il giorno prima, nel quale si parla di un 14enne che, alla guida di una bicicletta elettrica, è stato fermato dalla Polizia Stradale per un “banco-prova velocità”.

L’uso spropositato di questi veicoli è diffuso soprattutto nelle città come Lecce, in quanto vengono utilizzati in maniera impropria come veri e propri ciclomotori, a volte anche sprovvisti di assicurazione e carta di circolazione.

Dopo aver letto il nostro articolo un lettore affezionatissimo, Carmelo Guido, ha inviato alla redazione alcune sue riflessioni su come migliorare e moderare l’utilizzo di questi mezzi di trasporto.

Da qualche tempo la Polizia Locale sta effettuando controlli su ciclomotori e motocicli, in collaborazione con funzionari della Motorizzazione civile, al fine di garantire la sicurezza della circolazione stradale.

Il controllo riguarda soprattutto il possesso del documento di guida da parte di conducenti, la copertura assicurativa di ciclomotori e motocicli, oltre alla revisione, meglio conosciuta come collaudo degli stessi.

Sicuramente è indiscutibile la professionalità degli agenti e dei funzionari della Motorizzazione civile, peccato però che nella rete dei controlli siano caduti anche “giovanissimi” che, ignari di commettere una violazione al Codice della Strada, guidavano bici elettriche che presentavano tutte le caratteristiche dei ciclomotori.

Da qui prendono il via le contestazioni riguardanti diverse violazioni: dalla guida senza patente alla mancata copertura assicurativa, dalla guida senza indossare il casco protettivo al mancato collaudo. Il tutto per un totale di circa 6.000 euro che, con ogni probabilità, sarà pagato dai familiari.

A questo punto, non sarebbe più giusto che gli organi di polizia procedessero a effettuare controlli su chi, invece, propone alle famiglie l’acquisto di bici elettriche pubblicizzandone i vantaggi economici e magnificando quelli meccanici?

Non sarebbe più giusto informare coloro che acquistano, con campagne pubblicitarie promosse sui media con l’inganno nel quale cui potrebbero cadere?

A questo punto, quindi, prima è necessario prevenire ed educare, poi punire fermamente.



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