Grandine in Salento, frutta e verdura distrutte. L’appello di Coldiretti: “Servono aiuti alle imprese”

Nelle scorse ore il Salento è stato investito da una ondata di maltempo che ha distrutto frutta e verdura locale, in una situazione produttiva già molto difficile.

Sono immagini del tutto straordinarie quelle delle scorse ore che mostrano alcuni comuni salentini ricoperti di ghiaccio. Una ondata di maltempo improvvisa nelle scorse ore ha colpito il Salento con piogge violente e grandinate che hanno ricoperto le strade e i campi. Ad essere colpita per prima è stata la provincia di Lecce con i comuni di Ruffano, Poggiardo e Torre Paduli, ma non è mancata la grandine nemmeno a Melpignano e a Maglie e nelle zone limitrofe.

Preoccupa molto la situazione nei campi che hanno subito l’impatto di un clima del tutto eccezionale per il mese di maggio. “Distrutti dalla grandine in pochi attimi in provincia di Lecce insalate, angurie, bietole, cicorie, sedano e le piantine appena messe a dimora di melanzane e peperoni”. A denunciare i gravi danni subiti è Coldiretti Lecce, l’associazione di categoria preoccupata per il futuro dell’agricoltura locale.

“L’assoluta mancanza di liquidità e le gravi situazioni debitorie che ne conseguiranno necessitano di interventi non riconducibili alle calamità ordinarie bensì a strumenti straordinari che, oltre a dare sollievo economico alle imprese agricole, dovranno prevedere urgenti opere di manutenzione per ripristinare il patrimonio produttivo, ricostruire le strutture aziendali e riprendere l’attività agricola”, afferma il presidente di Coldiretti Lecce, Gianni Cantele.

“Disastrosi gli effetti sui campi della tropicalizzazione del clima – aggiunge Coldiretti Puglia – che azzera in pochi attimi gli sforzi degli agricoltori che perdono produzione e al contempo subiscono l’aumento dei costi a causa delle necessarie risemine, ulteriori lavorazioni, acquisto di piantine e sementi e utilizzo aggiuntivo di macchinari e carburante. Gli imprenditori si trovano ad affrontare fenomeni controversi, dove in poche ore si alternano eccezionali ondate di maltempo a caldo fuori stagione. In questo contesto è fondamentale riconoscere agli imprenditori agricoli un ruolo incisivo nella gestione del territorio, dell’ambiente e delle aree rurali”.

“L’andamento anomalo anche nel 2020 conferma purtroppo i cambiamenti climatici in atto che si manifestano – conclude la Coldiretti – con la più elevata frequenza di eventi estremi con sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole ai nubifragi”.



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