
Si è svolta la visita del Generale di Divisione Ubaldo Del Monaco al Comando Provinciale dei Carabinieri di Lecce, una tappa dal forte valore simbolico nel percorso che lo condurrà a guidare la Legione Carabinieri “Sicilia”, dopo aver retto il Comando della Legione Carabinieri “Puglia” per quasi due anni.
Ad accoglierlo, il Comandante Provinciale Colonnello Donato D’Amato, il personale dei reparti salentini e una rappresentanza dell’Associazione Nazionale Carabinieri, in un clima di sentita partecipazione. È stato un momento autentico, espressione di un legame consolidato nel tempo, maturato attraverso la condivisione di valori, sfide e responsabilità.
Durante l’incontro, il Generale Del Monaco ha voluto soffermarsi sul ruolo imprescindibile che le Stazioni Carabinieri rivestono nel tessuto sociale italiano, in particolare nei contesti più periferici e vulnerabili. Le ha definite il “volto umano dello Stato”, capaci di costruire giorno dopo giorno un rapporto di fiducia con i cittadini, attraverso ascolto, prossimità e azione concreta.
Ogni parola del Generale è stata accompagnata da un ringraziamento sincero: a tutti i Carabinieri per l’impegno quotidiano, silenzioso e instancabile; ai Comandanti per la leadership discreta e la capacità di tenere salda la coesione tra reparti; alla comunità salentina, per aver riconosciuto nella presenza dell’Arma non solo un presidio di legalità, ma un riferimento di fiducia e umanità. In questi due anni circa, i risultati conseguiti dai Carabinieri della provincia di Lecce parlano con chiarezza: operazioni di prevenzione e repressione, contrasto alla criminalità organizzata e diffusa, attenzione al disagio sociale, ma anche tutela dell’ambiente e del patrimonio culturale. Un lavoro a tutto campo, frutto di metodo, sacrificio e spirito di corpo. La cerimonia si è svolta con il consueto rigore militare, in un clima di rispetto e riconoscenza.
Non sono mancati i momenti di riflessione, nel segno della condivisione di esperienze, responsabilità e valori che hanno unito il comando di Legione con le articolazioni provinciali. Nel saluto conclusivo, affidato alla forma e al silenzio più che alle parole, è emerso con chiarezza il senso di un legame costruito sulla fiducia e sul rispetto reciproco. Il trasferimento in Sicilia segna l’inizio di una nuova fase, ma quanto vissuto in Puglia – e in particolare a Lecce – resterà come traccia viva di un comando esercitato con sobrietà, attenzione e profonda aderenza ai principi dell’Arma.