
Soccorso un veliero carico di migranti che si era incagliato nelle secche di Ugento, nello specchio d’acqua tra Torre Mozza e Lido Marini. Non due, come inizialmente si pensava e come era stato ‘segnalato’ dalla Croce Rossa Italiana di Lecce, pronta sulla terraferma ad aiutare e accogliere gli stranieri giunti sulle coste salentine da chissà dove. Anche le Forze dell’ordine hanno cercato la seconda imbarcazione avvistata anche da alcuni testimoni che hanno assistito alla scena, salvo poi scoprire che del mezzo notato sottocosta con decine di persone a bordo non c’era traccia. Probabilmente era “solo” una barca che si è trovata nel posto sbagliato e nel momento sbagliato, nulla in più.
Certo è che sul veliero erano ospitate circa ottanta persone recuperate dalle motovedette della Capitaneria di Porto di Gallipoli e della Guardia di Finanza. Le lancette dell’orologio avevano da poco segnato le 21.00 quando i migranti, quasi tutti pachistani e adulti, hanno raggiunto il porto di Santa Maria di Leuca, dove sono stati soccorsi e trasferiti nei centri di prima accoglienza dove saranno sottoposti a tampone per rivelare l’infezione da Covid19. Solo un giovane è stato accompagnato al Cardinal Panico di Tricase per una frattura ad una gamba.
Arrestati i due scafisti, due moldavi che non sono riusciti a riguadagnarsi il largo