Coronavirus nel 2020? Tutto previsto, la clamorosa profezia di Sylvia Browne in ‘End of days’

Una premonizione inclusa in uno dei suoi libri, quella della scrittrice che nel lontano 2008 aveva previsto la diffusione del coronavirus.

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Aveva previsto tutto 12 anni fa. Si chiamava Sylvia Browne, era una scrittrice e sensitiva americana che nel suo libro dal titolo “End of days“, la fine dei giorni, aveva profetizzato con incredibile puntualità, e accuratezza nei particolari, l’arrivo del coronavirus.

In un paragrafo del suo best seller la Browne scrive che ‘intorno all’anno 2020 una terribile malattia, simile ad una pneumopatia, si diffonderà in tutto il mondo e colpirà i polmoni e i bronchi. Ma la cosa assurda sarà la velocità con cui si manifesterà e la rapidità con cui svanirà all’improvviso cosi come era arrivata. Tornerà di nuovo dieci anni dopo, per poi scomparire definitivamente.’

La Browne, fortemente osteggiata nei suoi scritti apocalittici, era una medium. La figura del medium è diffusa in molte religioni e credenze pagane. Nelle forme di divinazione il medium, lo sciamano, o il sakem delle culture pellirosse è un personaggio degno di grande rispetto e considerazione, ma non si tratta di vera e propria profezia. Al massimo si può discutere di preveggenza.

La nota scrittrice nella sua lunga attività ha pubblicato numerosi volumi con titoli di indubbia efficacia, come i racconti dell’Aldilà. Nessuno di noi intende caricare di eccessivo significato tali scritti, ma il dettaglio della descrizione di cui vi parliamo in questo articolo farebbe invidia anche a Nostradamus.

Da sottolineare, infine, la nota incoraggiante che lo scritto contempla. Lo speriamo tutti.



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