Pinuccio e Striscia al Poliambulatorio di Martano? Per la Asl tante le inesattezze e parte la richiesta di rettifica

Giunge da Via Miglietta una nota corposa per precisare tutte le inesattezze che esisterebbero nel servizio dell’inviato pugliese del Tg satirico di Canale 5

Se Striscia la Notizia, il tg satirico che tanto satirico poi non è, ha acceso i riflettori sul Poliambulatorio di Martano mettendo in evidenza alcune lacune della struttura che, vista la popolarità della trasmissione di Ricci e la bravura di Pinuccio, stanno avendo grande eco non soltanto sul territorio provinciale, la Asl di Lecce non vuole certamente rimanere con le mani in mano. Anzi.

Per la direzione Generale di Via Miglietta in quel servizio ci sono tante inesattezze che vanno contestate una ad una e pertanto è giunta presso Mediaset e per conoscenza anche alla nostra testata (che aveva ripreso la notizia) la lettera di diffida partita da Lecce.

Molte le precisazioni, a cui è giusto dare spazio ed evidenza in attesa che la questione porti finalmente all’unico risultato interessante per tutti: l’effettivo completamento di tutti i settori della struttura con annessi i servizi a beneficio dei salentini.

Il Poliambulatorio è largamente attivo

Se è potuto sembrare dal servizio di Pinuccio che la struttura di Martano sia al punto zero della sua attività, dalla Asl di Lecce precisano che così non è:

‘eccezion fatta per la risonanza in fase di installazione e il Centro Dialisi per cui è stato richiesto l’accreditamento alla Regione Puglia, è necessario chiarire che esso è già attivo da diverso tempo. In particolare, sono operativi i seguenti servizi: Mammografia ed Ecografia senologica, Laboratorio analisi, Consultorio familiare, Radiologia tradizionale, Ufficio Vaccinazioni, Ufficio Veterinario, CUP e Commissioni Invalidi Civili, oltre a vari uffici amministrativi. La piastra specialistica ambulatoriale, in particolare, offre agli utenti ben 17 branche mediche diverse, per un totale di 51.475 prestazioni erogate nell’anno 2018 e circa 200 accessi giornalieri nel solo Poliambulatorio, oltre a 745 accessi giornalieri negli altri servizi’.

Se la scala metallica esterna è interrotta non significa che non ci siano vie di fuga

Il Poliambulatorio, infatti, è dotato di ben due scale interne con struttura in cemento armato del tipo protetto, cioè adeguatamente compartimentate da un punto di vista antincendio, e dotato di tutte le porte di accesso che dagli atri delle stesse scale immettono nei vari servizi, di porte taglia-fuoco collegate direttamente ad un sistema di rilevazione incendi centralizzato. La scala metallica, in realtà, è ad uso del piano primo ala Sud, in quanto la sala riunioni ivi collocata può ospitare fino a circa 70/80 posti, per cui questa scala è necessaria come via di fuga aggiuntiva. Come pure l’archivio al piano terra, ubicato direttamente sotto la stessa sala riunioni per rispondere a criteri antincendio, a cui si accede esclusivamente dall’esterno tramite un ballatoio esterno dotato di opportuna scala antincendio ad uso esclusivo. Tutto ciò nel rispetto della normativa antincendio e per non gravare sulle scale compartimentate principali. Il piano secondo, invece, ha una destinazione d’uso per servizi amministrativi e i percorsi per le vie di esodo non necessitano della scala in ferro esterna. A conferma di ciò, sul lato opposto (lato Nord) e sempre sul piano secondo, vi è l’ufficio Vaccinazioni e anche qui, in modo speculare, non è presente una scala esterna, non essendo la stessa necessaria. Del resto, non risulta che i Vigili del Fuoco abbiano contestato alcun problema in merito’.

Infiltrazioni d’acqua? Non più, il problema è stato risolto

Secondo la Direzione Generale le immagini andate in onda nel servizio di Striscia risultano essere datate, vecchie insomma. Risalenti al marzo del 2018, dal momento che la ditta esecutrice su sollecitazione dell’Azienda Sanitaria di Lecce ha posto subito rimedio alla disfunzione.

La Risonanza Magnetica non è in funzione? Ecco perchè

‘La risonanza magnetica articolare è stata acquistata con fondi FESR 2014-2020 (cioè con una scheda progettuale diversa rispetto a quella usata per la realizzazione della nuova ala del Poliambulatorio) su piattaforma Consip e non è ancora installata. I ritardi accumulati sono dovuti alla circostanza che l’acquisto su Consip non contemplava anche i lavori edili ancillari e l’installazione con gabbia di Faraday, motivo per il quale gli ambienti sono stati lasciati allo stato grezzo (anche per non fare i lavori due volte). Il 28 dicembre 2018 sono stati approvati gli atti di gara, la cui procedura è stata bandita su piattaforma Empulia: un iter che, va da sé, ha tempi più lunghi rispetto all’affidamento diretto, ritenuto però inopportuno. I lavori sono stati aggiudicati con delibera del 15 aprile 2019, per cui a stretto giro si potrà procedere con l’installazione e, al netto dei tempi tecnici necessari, con l’entrata in funzione’.

Persi i soldi del finanziamento europeo? Falso, ecco le cifre

‘Contrariamente a quanto sostenuto nel servizio e cioè “che quando i lavori non rispettano i tempi di scadenza il finanziamento non viene dato”, è opportuno chiarire che a chiusura del Programma Operativo FESR 2007-2013 è stata omologata la spesa di 3.295.415,94 euro ed è stata certificata nei termini previsti dalla ammissibilità della spesa la somma di 3.252.724,25 euro: si tratta, com’è del tutto evidente, di denaro effettivamente e regolarmente introitato dall’azienda sanitaria, per cui non risponde al vero l’affermazione secondo cui “risulta che sono opere finanziate dal bilancio dell’azienda sanitaria’.

Insomma precisazioni e puntualizzazioni nette delle quali certamente, nei prossimi giorni, Jerry Scotti e Michelle Hunziker daranno conto. E chissà che Pinuccio non ritorni per replicare o prendere semplicemente atto…



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