Spot&Go nuova puntata. L’azienda scrive a tutti gli ambassador, gli scontenti: ‘come la mettiamo con le ricevute?’

I driver hanno ricevuto una mail con l’invito a ritirare il piano mutualistico previsto dal contratto, ma in tanti si stanno muovendo per la class-action

Si incontreranno oggi, negli studi di una nota associazione di consumatori salentina, gli ambassador ‘scontenti’ del sistema di car-advertising Spot&Go. Sono in tanti, infatti, a sostenere di non aver ricevuto il rimborso di 360 euro previsto dal contratto né ci stanno a passare per inadempienti alle ‘regole’ che erano state previste dal negozio giuridico controfirmato con la società di Racale. Sono gli stessi driver che hanno rifiutato la proposta di ‘modificare’ gli accordi, sottoscrivendo un altro contratto che elimina il rimborso fisso e propone pagamenti in base alla pubblicità disponibile.

«Ho letto la rettifica di Spot&Go  – ci scrive Lucia che per prima aveva raccontato la sua esperienza a Leccenews24 – ma ad oggi non abbiamo ricevuto nessuna proposta concreta da parte dell’azienda che pure conosce perfettamente i nostri indirizzi mail, dal momento che oggi ci ha fatto inaspettatamente pervenire, definendoci ancora ambassador, quasi che l’interruzione del contratto non fosse mai stata effettiva, la comunicazione che il piano mutualistico previsto dal contratto sottoscritto è bello e pronto. Una notizia che sicuramente non sappiamo come interpretare».

Già, perché in molti ci hanno raccontato di aver ricevuto, proprio in data odierna, la comunicazione a cui fa riferimento la signora Lucia. La Pubblicamente Srl ha, infatti, invitato tutti gli ambassator, anche quelli scontenti, a presentarsi nella sua sede di Lecce dal lunedì al venerdì, dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 18.45 per ritirare il piano mutualistico previsto dal contratto.

A molti ciò è sembrato un tentativo di conciliazione da parte della società, un modo di abbassare i toni e provare a recuperare il recuperabile dal momento che la Spot&Go, come ha scritto ieri, non ritiene assolutamente di essere venuta meno ai suoi impegni e soprattutto di aver abbandonato gli affiliati.

«Stiamo incontrando tutti i collaboratori inadempienti per proporre loro soluzioni alternative, utili a mitigare il disagio che si sono auto-procurato, attraverso una condotta non rispettosa dei propri doveri contrattuali» aveva scritto e molti ci vogliono credere. Tanti, però, non credono più alle promesse del car-advertising salentino e non recedono dei loro propositi di tutela legale, non riuscendo a dare una spiegazione ad alcune voci delle ricevute fiscali.

Non riescono a spiegarsi perché siano state emesse delle certificazioni, a nome dei driver, in cui si parla di rimborso per spese carburante e per manutenzione del veicolo effettuate e documentate, tutti rimborsi esenti dall’applicazione della ritenuta alla fonte.  «Io non ho mai firmato alcuna di queste ricevute – ci racconta Lucia – e non ho mai documentato né le spese di carburante né le riparazioni presso meccanici o carrozzieri. Perché circolano queste ricevute a mio nome?».

Insomma, anche di questo si discuterà nell’incontro di oggi con gli avvocati dell’associazione di consumatori. Sarà un modo per fare un passo avanti o indietro e per capire che sorte faranno le promesse ricevute.



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