Strada Statale 275, anche la Cassazione a Sezioni Unite dà torto al raggruppamento CCC

I giudici hanno altresì condannato la società ricorrente alla rifusione delle spese di giudizio sia in favore dell’ATI Matarrese-Coedisal sia in favore dell’ANAS. Soddisfazione dell’avvocato Pietro Quinto che ha rappresentato l’ATI.

Anche le Sezioni Unite della Cassazione danno torto alla CCC per l’appalto dei lavori della 275 e riconoscono l’ammissibilità «di un eventuale autoannullamento dell’aggiudicazione, con conseguente risoluzione del contratto, nell’esercizio del generale potere di autotutela riconoscibile all’ANAS».
 
Le Sezioni Unite hanno condannato la Società ricorrente alla rifusione delle spese di giudizio sia in favore dell’ATI Matarrese-Coedisal sia in favore dell’ANAS.
 
Commentando la sentenza delle Sezioni Unite l’Avv. Pietro Quinto, che ha difeso l’ATI Matarrese-Coedisal in una molteplicità di ricorsi ed anche innanzi alle Sezioni Unite della Cassazione, ha dichiarato che si tratta di un ulteriore tassello che si aggiunge alle tante vicende giudiziarie che hanno caratterizzato la storia della 275. Si tratta di una storia che ha registrato ben 25 giudizi, a far tempo da quelli che hanno visto contrapposti addirittura la Regione Puglia e la Provincia di Lecce e le associazioni ambientaliste con una soluzione transattiva sul nuovo tracciato dell’importante asse viario presso la Direzione Generale dell’ANAS; per poi proseguire con un contenzioso tra le ditte partecipanti alla gara.
 
«Per questa seconda fase – sottolinea l’Avv. Pietro Quinto – vi è un solo dato certo: se nel 2012 la commissione di gara dell’ANAS non avesse commesso le “macroscopiche illegittimità” ai danni dell’ATI Matarrese-Coedisal, favorendo il raggruppamento CCC-IGECO che doveva invece essere escluso, oggi l’opera sarebbe stata cantierizzata ed il Salento non avrebbe perso – come spesso purtroppo accade – una importante opportunità, sia in termini economici (un’opera pubblica del valore di 300milioni di euro), sia in termini di soluzione di un annoso problema per avvicinare il capo di Leuca alle strade statali nazionali ed all’aeroporto di Brindisi.
 
La soddisfazione per l’ennesimo risultato positivo conseguito in sede giudiziaria – continua l’Avv. Quinto – cede oggi il passo alla delusione che deriva dall’aver appreso che addirittura a livello di presidenza ANAS e di Ministero delle Infrastrutture si stia ipotizzando un annullamento della gara, o ancor più, di riconsiderare l’opera non più ritenuta di interesse strategico. Si tratterebbe di un fallimento sotto tutta la linea che deve far riflettere la classe politica salentina, ma che ha un’unica origine: la macroscopicità delle illegittimità accertate dal Giudice Amministrativo nel 2014 con cui si è negata l’aggiudicazione alla Matarrese-Coedisal. Ben poca cosa in termini di soddisfazione professionale è la condanna dell’ANAS al pagamento di 10 milioni di euro di risarcimento danni al raggruppamento, che avrebbe avuto titolo a fare l’opera, così come la condanna delle Sezioni Unite irrogata alla CCC per aver proposto un ricorso inammissibile alla Suprema Corte nel tentativo di ostacolare il ripristino della legalità violata.
 
Per il resto occorre aspettare gli eventi, ma è certo che  – conclude l’Avv. Quinto – il raggruppamento da me rappresentato non subirà, senza  un’adeguata reazione in tutte le sedi giudiziarie competenti, un’ulteriore lesione dei propri diritti ed interessi».



In questo articolo: