La canzone del “non amore” nella “scuola italiana” di Bob Dylan. La tesi di laurea di una musicista salentina

“La canzone di non amore, protagonisti, testi e interpretazioni della scuola italiana di Bob Dylan”. Questo il titolo della tesi di laurea in, Iinguistica Italiana (Corso di Laurea in Lettere Moderne), di Luana, bassista e musicista salentina.

Tutti quanti siamo legati ad una canzone d’amore. Del resto, la musica italiana è piena di grandi successi che hanno fatto innamorare le più disparate generazioni. E se invece, nella “scuola italiana”, ci fossero anche brani legati al tema del “non amore”? Un qualcosa di molto più raro ma che, comunque, non cancella la bellezza di testi e note.

Un lavoro che ha voluto approfondire Luana Campa, musicista e bassista salentina che vanta già numerose esibizioni live e vari progetti alle spalle, nella sua tesi di laurea in Linguistica Italiana (Corso di Laurea Magistrale n Lettere Moderene) dal titolo “La canzone di non amore, protagonisti, testi e interpretazioni della scuola italiana di Bob Dylan”. A tal proposito, la redazione di Leccenews24.it ha voluto intervistare l’autrice del lavoro accademico: “De Gregori, De André, Bennato, Luigi Tenco, Mogol, Battisti e Guccini. Questi autori sono stati attratti dalla rabbia con cui Bob Dylan ha affrontato determinate tematiche. La mia è, dunque, un’analisi trasversale delle figure retoriche utilizzate dai cantautori italiani presi in esame”.

“L’anafora – spiega Luana – non resta fine a sé stessa ma assume diverse funzioni, tipo l’ammonimento, alla maniera del Vecchio Testamento. Idem per le altre figure retoriche”. E dunque “la canzone oggetto della mia ricerca è quella di “non amore” , specie nell’utilizzo della retorica “cuore – amore”, ovvero la frequenza con cui queste parole sono utilizzate e messe o meno in rima, come nel modo più classico”.

“Il “non amore” è cosa più rara – spiega –, i cantautori che hanno trattato questo tema sono in misura nettamente inferiore”, sebbene qualcuno pare esserci. Non solo, nel lavoro di Luana “emerge che questi cantautori hanno cercato di allontanarsi da una retorica troppo classica e troppo utilizzata per trattare il tema dell’amore in modo originale sfociando, appunto, nel non amore”.

Insomma, “cantautori che rifiutano retoriche scontate e troppo classiche per entrare in un mondo nuovo della scrittura, tutta da leggere, tutta da ascoltare”. L’obiettivo della tesi di Luana, dunque, ha voluto spiegare un concetto semplice: “Anche grazie all’ispirazione proveniente da un determinato artista, l’arte può prendere poi una strada propria e unica. Ed è quello – conclude – che accade ai veri artisti, siano essi scrittori o musicisti”.



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