
Il clima di questi ultimi tre giorni ha dato il via definitivamente al cambiamento di stagione, al passaggio dal caldo al freddo, senza passare da quella mezza stagione che, ormai, al di là dei luoghi comuni, sembra davvero non esistere più. Ma, al di là del clima, al di là del maltempo, c’è un elemento che ogni anno segna indelebilmente questo cambiamento: il ritorno dell’ora solare.
La prossima notte, infatti, quella tra sabato 25 e domenica 26 ottobre, bisognerà spostare le lancette dei nostri orologi dalle 3.00 alle 2.00. Un’ora indietro, quindi, con la possibilità di dormire un’ora in più, tanta roba per chi ha bisogna di recuperare un po’ di sonno, ma anche per chi vede allungarsi il sabato sera e la possibilità di fare un’ora piccola in più.
Nei paesi dell’Unione europea l’ ora legale inizia l’ultima domenica di marzo e termina l’ultima domenica di ottobre. L’ora legale, che tornerà il 29 marzo 2015, è stata introdotta proprio per sfruttare la luce del sole e, quindi, ridurre i consumi energetici.
Esperti nel settore medico, ma anche famosi psichiatri, in realtà, spiegano come non sia propriamente un vantaggio l’avvento dell’ora solare. Per molti italiani, che verranno colpiti da insonnia, inappetenza, spossatezza e sbalzi dell’umore, sarà un piccolo incubo. Invece di permettere un maggior riposo, lo spostamento delle lancette un'ora indietro si tradurrà in una serie di disagi per oltre 12 milioni di italiani. I sessanta minuti di sonno in più dell'ora solare saranno deleteri per la salute degli italiani e gli effetti negativi colpiranno meno i 'gufi', le persone che prediligono coricarsi alle ore piccole, delle 'allodole', che amano godersi le prime ore di luce del giorno.