Gli rubano oltre cinquemila euro dalla postepay. L’Arbitro Bancario accoglie il ricorso di Adiconsum Lecce

Oltre cinquemila euro di risparmi sottratti dalla Postepay di un malcapitato, con il tentativo di phishing. Prima effettua la denuncia ai carabinieri, poi fa ricorso con Adiconsum all’Arbitro Bancario

Gli avevano sottratto dalla postepay più di 5mila euro con il phishing, quella truffa che consiste nell’inviare un’e-mail con il logo contraffatto di un istituto di credito o di una società di commercio elettronico, in cui si invita il malcapitato destinatario a fornire dati molto riservati (tipo numero di carta di credito, password di accesso al servizio di home banking, ecc.), motivando la richiesta con ragioni di ordine tecnico, per lo più guasti o disguidi.

Purtroppo chi ci casca spesso è costretto a pagarne amare conseguenze. Ma veniamo a noi. Un utente salentino aveva riscontrato il malfunzionamento della propria utenza telefonica. Così, recatosi presso un centro dell’operatore che aveva emesso la carta SIM, aveva scoperto che quest’ultima era ormai inservibile a causa di un blocco ad opera di ignoti malfattori.

Grazie all’intervento di Adiconsum Lecce, con il ricorso presentato all’Arbitro Bancario Finanziario dal Presidente Lucio Paolo Guida, un associato ha ottenuto il rimborso della somma di 5.851,00 euro, furtivamente sottratta da ignoti con il phishing.

I fatti

Il consumatore aveva installato un’App di pagamento abbinata alla carta prepagata, indirizzandola ad un libretto di risparmio associato alla Sim del cellulare. Si è recato poi, presso uno sportello delle poste per l’esame dell’estratto conto dove si è accorto di alcuni strani prelievi eseguiti, per ricaricare la carta prepagata e la disposizione di un bonifico web mai effettuati.

Ha chiesto così il rimborso delle operazioni che le Poste, però, non hanno accolto. L’uomo, dunque, ha prima sporto una denuncia ai Carabinieri, poi si è rivolto all’Adiconsum di Lecce, per una consulenza e assistenza necessaria al caso.

Esaminata attentamente la problematica, che è stata inquadrata nel cosiddetto fenomeno del phishing, l’associazione ha provveduto a presentare ricorso all’Arbitro Bancario Finanziario, che dopo aver respinto l’appello dell’intermediario, ha accolto il ricorso di Adiconsum Lecce.

È stato dunque disposto il rimborso delle somme sottratte furtivamente che Poste Italiane si è impegnata a rimborsare nei successivi trenta giorni, dal deposito delle motivazioni, facendo terminare così la brutta vicenda con un lieto fine.