Ufficio dei giudici di Pace, una manifestazione di protesta per le vie della città

Il corteo di protesta ha visto la partecipazione di tantissime “toghe” di tutte le età.

Si è svolto questa mattina il corteo di protesta, alla presenza delle varie associazioni di avvocati, per rappresentare la situazione in cui versano gli uffici dei giudici di pace di Lecce.

Ed a tal proposito, è arrivato anche il sostegno del presidente dell’Unione nazionale delle camere civili, all’iniziativa promossa dalla Camera civile salentina (presieduta dall’avvocato Salvatore Donadei), insieme alla Camera penale di Lecce “Francesco Salvi” (presieduta dall’avvocato Giancarlo Dei Lazzaretti) e all’Organismo congressuale forense (con il Delegato distrettuale, l’avvocato Vincenzo Caprioli). Il presidente Alberto Del Noce ha sottolineato in un messaggio: “Questa iniziativa ripercorre le tracce delle recenti manifestazioni tenutesi presso altri Fori italiani (come Roma e Torino)”. Ed ha spiegato: “È necessario un intervento immediato e deciso per restituire dignità e funzionalità alla giustizia di prossimità. Come presidente dell’Unione nazionale delle camere civili, rinnovo il mio impegno affinché questa battaglia non venga abbandonata e affinché il grido d’allarme dell’Avvocatura trovi ascolto presso le istituzioni”.

Nella mattinata di oggi, intorno alle 10:45, il corteo si è snodato partendo dalla sede degli Uffici giudiziari dei giudici di pace in via Brenta, costeggiando il Palazzo di giustizia, e ha visto la partecipazione di una delegazione di AIGA (Associazione italiana giovani avvocati) di Lecce (presidente Salvatore Ponzo), e di tantissime “toghe” di tutte le età.

La manifestazione si è conclusa presso la Prefettura, dove i presidenti delle camere degli avvocati hanno consegnato al Viceprefetto, Antonio Giaccari, una lettera, per rappresentare al Prefetto, Domenico Natalino Manni (assente per motivi istituzionali, attraverso una serie di dati, tutte le criticità. Ed in particolare: “La gravissima e penosa situazione, organizzativa e funzionale, in cui versa l’Ufficio del giudice di pace di Lecce e, contestualmente, delle altre sedi territoriali (Casarano, Gallipoli, Tricase, e Ugento, dove il giudice è per c.d. “itinerante” ), col serio e palmare rischio che, la stessa, possa ulteriormente aggravarsi una volta entrate in vigore (ottobre 2025) le nuove norme modificanti la competenza per valore, vedendo così riversato sui giudici onorari gran parte dei procedimenti, oggi, riservati al Tribunale”.

E continua la lettera: “Le associazioni forensi che rappresentiamo pregano la Signoria Sua Ill.ma di farsi portavoce presso le Istituzioni superiori competenti, con la richiesta che le sorti dell’Ufficio del giudice di pace di Lecce, e delle altre sedi provinciali, vengano gestite con la doverosa attenzione, per fare in modo che sia garantita la tutela dei diritti dei cittadini, e la continuità, operosa e fruttuosa, tanto dell’attività giudiziaria, quanto di quella forense, nel solco della sacrale delicatezza che la Costituzione riserva al nostro settore».

Intanto, lunedì mattina, presso la sede dell’ordine di viale de Pietro, si è tenuta la conferenza indetta dal Consiglio dell’ordine degli avvocati di Lecce e presieduta dal presidente Antonio De Mauro, nel corso della quale è stata ribadita la forte preoccupazione nell’Avvocatura per la situazione presso gli uffici dei giudici di pace su tutto il territorio nazionale. Non solo, è stato invitato Il Consiglio Nazionale Forense, l’Organismo Congressuale Forense ad intensificare le azioni dirette a individuare adeguate forme di risoluzione delle problematiche segnalate.