‘Una mano per il Salento’, parte la raccolta fondi per 5 comuni salentini distrutti dal maltempo

Tra i cinque primi cittadini che hanno aderito all’iniziativa dell’imprenditore Paolo Pagliaro anche alcuni sindaci che quel giorno decisero di tenere aperte le scuole perché l’allerta arancione non giustificava un’ordinanza di chiusura dei plessi scolastici e l’interruzione di un pubblico servizio.

Quando la Protezione Civile annunciò l’allerta meteo arancione per la giornata del 12 novembre e tanti sindaci si precipitarono ed emanare un’ordinanza di chiusura delle scuole, non furono pochi i cittadini che ci scherzarono su.

Vigendo il vecchio, superato e soprattutto non veritiero paradigma secondo il quale le previsioni del tempo sono fatte per non essere mai azzeccate, non mancò chi pensò ad un regalo per gli studenti, ad un ‘giorno di festa’ dai banchi.

I fatti in quella giornata funesta hanno dimostrato che chi aveva lanciato l’allarme ci aveva preso eccome. E che quei sindaci che decisero di chiudere le scuole utilizzarono un criterio di prudenza che si è rivelato importante per la pubblica incolumità, al punto che le critiche più forti se le sono beccate proprio quei primi cittadini che non ne vollero sapere di interrompere il pubblico servizio scolastico ritenendo l’allerta arancione non eccessivamente pericoloso per gli abitanti.

Da Leuca a Porto Cesareo, la conta dei danni del maltempo

I comuni costieri del versante jonico del Salento hanno riportato danni ingenti, ingentissimi. Da Santa Maria di Leuca a Porto Cesareo la conta delle rovine causata dal maltempo è ingente. Strutture murarie, attività commerciali, beni privati: la furia cieca del mare ha portato tutto via con sé.

E adesso servono le risorse economiche per ricostruire, perché ad ogni distruzione deve seguire una ricostruzione. Da dove prenderli i soldi? Sembra che il Governo abbia fatto uno sforzo elefantiaco per racimolare qualcosa per Venezia, figuriamoci se trova i soldi per le marine del Salento…

Una mano per il Salento, l’iniziativa di Paolo Pagliaro e di 5 sindaci

Ecco allora l’iniziativa di un imprenditore del territorio nel settore della comunicazione, Paolo Pagliaro. Il patron di Telerama ha chiamato i cinque sindaci dei comuni più danneggiati (Castrignano del Capo, Ugento, Gallipoli, Nardò e Porto Cesareo) ed ha realizzato uno spot di pregevole fattura, nel quale i sei chiedono attenzione e denari per Salento, lanciando una sottoscrizione pubblica.

Una mano per il Salento

Una mano per il Salento, così si chiama l’iniziativa di Pagliaro, Papa, Lecci, Minerva, Mellone e Albano.

IT 57J086 0316 0000 0000 0314 361, questo l’iban per dare un contributo, sul conto corrente della Banca di Credito Cooperativo di Leverano, filiale di Lecce, causale: ‘Una mano per il Salento’.

‘Un gesto necessario per rialzarsi, per prendersi cura l’uno dell’altro, in riva al nostro mare’, così recita il claim del progetto di solidarietà che siamo certi farà breccia nel cuore dei salentini.

Soltanto qualcuno ha storto il naso nel vedere tra i protagonisti del progetto alcuni primi cittadini che quel giorno decisero convintamente di tenere aperte le scuole, ritenendo l’allarme arancione non sufficiente a giustificare l’emanazione di un’ordinanza di chiusura dei plessi scolastici. Delle due l’una: o si sbagliarono allora senza ammetterlo oppure stanno esagerando adesso.

Ma queste sono polemiche e le polemiche si sa, lasciano il tempo che trovano.



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