
Dopo il maltempo che ha letteralmente messo in ginocchio il Salento, il peggio sembra essere passato, ma insieme alla conta dei danni che la furia di pioggia e vento ha causato su molti comuni della provincia di Lecce restano anche le polemiche sollevate da genitori contro la scelta di alcuni amministratori di non chiudere le scuole, lasciando alle famiglie la ‘decisione’ se mandare o meno i figli in classe.
In alcuni casi, le critiche, scritte nero su bianco soprattutto sui social, sono state “costruttive”. In altri, le lamentele hanno assunto toni di vere e proprie accuse contro i Sindaci, colpevoli a loro dire di aver messo in pericolo chi si è seduto al volante, nonostante gli inviti ad uscire solo se strettamente necessario.
Il Sindaco di Gallipoli, Stefano Minerva è stato uno dei primi cittadini a finire sotto i riflettori, ma a passare per “incosciente” proprio non ci sta. E una volta ‘calmate’ le acque, ha deciso di fare chiarezza in una lunga nota partendo da un presupposto: «qualsiasi scelta, sarebbe stata, sempre e comunque, soggetta a critiche». Detto questo, Minerva ha spiegato le sue motivazioni non risparmiando una ‘frecciatina’ a quei concittadini più inclini a lamentarsi, inveire, improvvisarsi esperti di turno quando sarebbe più semplice, quanto meno, ragionare insieme sulle soluzioni per il bene della città.
‘La scelta di non chiudere le scuole è discutibile, ma ponderata’
Facciamo un passo indietro. «Lunedì sera – si legge – dopo un importante confronto con altri Sindaci di altre città del Salento, dopo aver ascoltato il parere dei maggiori esperti del settore e dopo aver consultato altre Istituzioni ho scelto di non chiudere le scuole nonostante la famigerata allerta meteo (arancione e non rossa). Ho fatto bene? Può darsi. Si è trattato di una decisione errata? Può darsi. Per questa scelta ho preso tante critiche e tanti elogi e uguale sarebbe stato nel caso contrario. Prendere decisioni a cuor leggero non mi appartiene e tanto ho riflettuto sulla vicenda prima di procedere».
Insomma, non è stata una scelta facile per Minerva, consapevole di non essere stato ‘compreso’ quando ha deciso di far suonare la campanella. «So con certezza – si legge – che in pochi hanno compreso il mio stato d’animo e le ragioni che vi sono state alla base. Sarebbe stato molto più semplice lavarsene le mani, chiudere le scuole e far gioire i più piccoli. Scusate se credo nella continuità di un servizio pubblico che, per varie ragioni, non poteva essere interrotto e sono sempre pronto, nel bene e nel male, ad assumermi le mie responsabilità». Cosa che, giura, di aver fatto in questi giorni in cui l’ondata di maltempo ha piegato il tacco dello Stivale.
Ma quali sono stati i motivi?
«Negli anni passati, nei casi in cui si parlava di allerta meteo, sono stato il primo a chiudere le scuole poiché la minaccia di un effettivo pericolo era concreta. In questi giorni – spiega – si è parlato di allerta arancione per le precipitazioni, oggi invece di allerta gialla. Lo scorso anno, ma forse la memoria di alcuni è troppo corta, sono state segnalate più di una allerta. Non solo le scuole furono regolarmente aperte, ma non accadde nulla. Ci si può cullare su queste variabili? Assolutamente no, ma gli esperti nel caso attuale avevano dato indicazioni precise sugli orari sfavorevoli e non toccavano in alcun modo gli orari di entrata e di uscita per gli studenti. Così come di fatto è accaduto». Insomma, per Minerva gli istituti sono luoghi sicuri come lo sono le case e non è possibile un termine di paragone con la chiusura del Nautico che ha dovuto fare i conti con una violenta mareggiata.
Non finisce qui. Alle richieste degli studenti che non volevano andare a scuola si contrapponevano quelle di numerosi genitori che hanno condiviso la scelta di non chiudere i cancelli. Soprattutto, per quelle famiglie che non possono fare affidamento sui nonni né possono permettersi, dovendo fare i conti con una situazione economica delicata, di pagare la baby-sitter. La scelta, insomma, è caduta legittimamente sulle famiglie: ogni genitore è stato libero di far frequentare i propri figli o meno.
Il primo cittadino ha una risposta anche a chi lo ha accusato di aver sottovalutato l’allerta meteo. Nessuno ha sminuito il ‘bollino arancione’ dato che è stato attivato il Centro Operativo Comunale (COC) per far fronte ai piani di emergenza.
«Sicuramente – continua Minerva – sarebbe più facile fare il Sindaco leggendo gli umori di Facebook e aumentare così i consensi: ma si sa, i social spesso sono fatti per demolire e non per costruire. La possibilità di esprimere la propria opinione si è trasformata in sentenze, talvolta ingiustificate, da parte di non esperti, da parte di gente annoiata, da parte di delusi/e che hanno pensato bene di andare contro per il principio famoso dell’uva e della volpe».
Questione mercato rionale
Le scuole chiuse e il mercato aperto? Anche in questo caso, il paragone non regge. Un mercato è fatto di bancarelle, tendoni, ombrelloni, piccoli oggetti che sarebbero volati in un batter d’occhio causando danni agli espositori e alla gente attorno. Le scuole sono strutture chiuse e sicure, considerati anche gli investimenti fatti negli ultimi anni per renderle tali.
Spiegate le sue ragioni, il Sindaco ha voluto ringraziare la Polizia di Stato e i Vigili del Fuoco che hanno presidiato la città questa notte. Un grazie alla Protezione Civile e alla Polizia Municipale che dopo l’importante lavoro svolto ieri, questa mattina hanno organizzato la viabilità, chiudendo quelle strade potenzialmente pericolose, e messo in sicurezza la zona colpita dall’inondazione del mare.
‘Non ho mai abbassato la guardia’
«Alle 5.00 del mattino ero con loro a presidiare la zona e alle prime luci dell’alba ho incontrato i responsabili della nettezza urbana per decidere i piani d’intervento di pulizia della città. Dopo un briefing con i dirigenti, siamo già partiti con la pulizia e la messa in sicurezza di tutta la zona colpita per ristabilire il prima possibile la viabilità».
«Ho già attivato le pratiche per chiedere lo stato di calamità, i privati che hanno subito danni possono fare una segnalazione in modo tale da aiutarci ad aprire una vertenza alla Regione Puglia rispetto ai danni subiti. Per quelli subiti in città, provvederemo quanto prima a risanare le zone colpite».
Le scelte possono essere criticate o meno, ma Minerva non ha mai abbassato la guardia. «È giusto e comprensibile che una scelta possa essere, agli occhi di uno o dell’altro, giusta o sbagliata e accetto, come sempre ho fatto, le critiche di tutti, ma siate consapevoli che in ogni cosa che faccio ci metto l’anima perché amo la mia città più di ogni altra cosa e che, in fondo, siamo gente di mare che non molla mai, motivo per il quale lavorerò incessantemente per ripristinare tutto ciò che è stato distrutto questa notte dal maltempo».