Vendita area Caserma Pico, Adoc non ci sta

L’Associazione leccese che difende i diritti dei consumatori, attraverso le parole del suo Presidente Alessandro Presicce, ha voluto esprimere tutta la propria contrarietà riguardo la decisione del Comune di vendere a privati la zona in questione

Nelle ultime ore, dagli organi di stampa, si è appreso che l’Amministrazione Comunale di Lecce starebbe ultimando i dettagli per una maxi operazione di svendita di suolo pubblico, a partire da quell’area strategica e centralissima costituita dalla Caserma Pico, in via di dismissione.

Scelta che non sembra essere condivisa da tutti e che ha trovato subito le critiche soprattutto da parte dei vertici dell’Adoc (Associazione per la Difesa e l’orientamento dei Consumatori). Attraverso le parole dell’Avvocato Alessandro Presicce, presidente dell’Associazione, Adoc fa sapere di essere contraria a questa nuova privatizzazione e si esprime in questo modo: “Senza alcuna consultazione pubblica, senza alcun tentativo di aprire un dibattito che porti alla condivisione di una scelta che si rivela strategica per la Lecce del futuro, veniamo a sapere che l’Assessore al Bilancio ha già fatto i conti di quanto denaro si potrebbe ricavare dalla vendita del territorio leccese ai privati. E tutto ciò per costruire abitazioni e negozi. Ma in una città che ha perso almeno 5.000 residenti negli ultimi vent’anni, ha davvero bisogno di nuova edilizia privata? Se nell’area di Piazza Mazzini un terzo dei locali commerciali è sfitto o in vendita, serve nuova metratura commerciale? O non è forse il caso di evitare nuove colate di cemento in centro e pensare a riqualificare i quartieri? Persino l’Ance ha protestato, asserendo che occorra puntare non su nuove costruzioni, ma sulla riqualificazione dell’esistente”.

Presicce poi si concentra su quanto questa città abbia bisogno di verde e dice: “Non occorre essere urbanisti per capire che la città soffre per la carenza di spazi pubblici, a partire dai parchi, nelle sue aree centrali. Nella città che è all’ultimo posto tra i capoluoghi per verde urbano fruibile par abitante (0,58 mq, dato Legambiente Ecosistema Urbano 2013) è davvero difficile pensare a un nuovo parco urbano al posto della Caserma Pico? Si consideri che l’area è già fortemente urbanizzata, a ridosso dei due “grattacieli” e del tribunale penale, il nuovo edificio Ex Enel, che viene destinato ad uffici parcheggi. Insomma, l’Amministrazione comprenda che su temi così importanti occorre confrontarsi con la città, aprire un percorso di partecipazione, condividere le scelte e non affidarsi, tra pochi intimi, alla fredda logica della svendita del territorio per rimpinguare le casse comunali”.



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