Venerdì 13/12. Tra scaramanzia e scetticismo

Venerdè¬ 13 è¨ considerato dai piè¹ un ‘giorno sfortunato’ e non solo in Italia. In tutto il mondo, infatti, le leggende e le superstizioni legate a questa data si rincorrono da sempre.

Che ci crediate o no, è nella storia che nasce la leggenda di considerare il venerdì come un giorno legato a fattori negativi o addirittura infausti. Stesso discorso vale per il numero 13 che non gode di molta popolarità. Se poi cade di venerdì tale combinazione, scettici esclusi, può essere «disastrosa». Leggende e superstizioni, legate a questa data, si rincorrono da sempre. In pochi, però, conoscono l'origine di questa cattiva fama. Tralasciando il fatto che spesso e volentieri la scaramanzia obbedisce a logiche del tutto irrazionali (i gatti neri, ad esempio, considerati nel medioevo i diabolici compagni delle streghe, sono animali innocui che a volte vengono addirittura maltrattati) è nel passato che vanno ricercati i motivi di tanta “impopolarità”.

Dando uno sguardo alla Bibbia, per esempio, il primo venerdì tragico della storia è stato il giorno della tentazione di Adamo ed Eva. Sempre di venerdì iniziò il diluvio universale. Senza contare il fatto che il simbolismo più forte va ricercato nel novero dei commensali dell’Ultima Cena, 13, dove il tredicesimo in questione è il Giuda che tradì Gesù, il quale proprio di venerdì morì sulla croce.  Sempre nel Cristianesimo, Satana viene descritto come il “tredicesimo angelo”.

Religione a parte, nella storia è stato il susseguirsi di storiche «coincidenze» a confermare l’oscura nomea di questa data. Pare, infatti, che cadesse proprio di venerdì quel 13 di ottobre del 1307 in cui re Filippo il Bello fece arrestare tutti i Templari sul territorio francese, confiscando i loro beni e consegnandoli all'Inquisizione. Oppure, secondo una leggenda della mitologia scandinava c’erano 12 semidei ma quando arrivò il tredicesimo, Loki, si rivelò crudele con gli uomini: da qui il 13, in quelle terre, è divenuto segno di malaugurio.

Altri, ritengono il numero 13 sfortunato solo perché viene dopo il 12, considerato "positivo" in molte culture di stampo patriarcale.
Il «non è vero, ma ci credo» ha fatto il resto. Eppure, ritenere questa data sfortunata non è una prerogativa tutta italiana. Basta allargare lo sguardo per trovare la prova che tutto il mondo parla la stessa lingua in fatto di superstizione e fortuna. Gli esempi, infatti, potrebbero proseguire fino all’ossessione, trasformandosi in una vera e propria fobia patologia come la triscaidecafobia, ovvero la paura del numero 13. A spingere ulteriormente alla diffusione di leggende e pregiudizi sulla sventura di questa particolare giornata, da molti considerata "maledetta", ha contribuito il ciclo cinematografico di Venerdì 13, inaugurato dal primo Friday the 13th di Sean S. Cunningham nel 1980, film che ha consacrato la sinistra maschera di Jason Voorhees ad autentica icona del genere horror. Il filone cinematografico molto fortunato che continua ad incassare molto bene, quindi per qualcuno non è di certo sfortunato.

Come disse il grande Umberto Eco “la superstizione porta male”. Magari questa giornata scivolerà via come tutte le altre 365 del calendario, senza accorgersene.



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