Sit-in di protesta a Lecce. I lavoratori di CDS in rivolta contro un futuro di incertezza

Il sit-in terrà presso la Prefettura di Lecce venerdì 17 maggio dalle 10.00 alle 12.00. le sigle sindacali si mobilitano per i lavoratori.

Il tessuto sociale ed economico di Casarano, nel cuore del Salento, è attraversato da una tempesta che minaccia la stabilità e il benessere delle sue lavoratrici e dei suoi lavoratori. Un’incertezza persistente, alimentata da mesi di stipendi non pagati e da una mancanza di prospettive occupazionali, ha portato alla decisione di un’azione diretta: un sit-in di protesta presso la Prefettura di Lecce, in programma per venerdì 17 maggio dalle 10.00 alle 12.00.

L’incontro, organizzato dalle Segreterie sindacali salentine di Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil e Ugl Telecomunicazioni è il risultato di giorni di tensione crescente, culminate in una riunione a livello nazionale tra rappresentanti sindacali, lavoratori, e aziende coinvolte. La scorsa settimana, le speranze di una soluzione si sono infrante quando è emerso che la procedura legale per il trasferimento di ramo di azienda non si è concretizzata, lasciando le lavoratrici e i lavoratori in un limbo senza via d’uscita.

La situazione è resa ancora più insostenibile dall’atteggiamento indifferente del committente, Enel, il quale, a detta delle sigle sindacali, a differenza di altre situazioni simili, ha dimostrato un totale disinteresse nel risolvere la questione. Nonostante gli appelli alla sua responsabilità sociale, Enel sembra distante dai problemi reali che affliggono coloro che operano nei suoi siti produttivi.

La mancanza di pagamenti per i mesi di marzo e aprile, annunciata dalla Customer Digital Service (CDS), ha acuito il senso di precarietà e paura per il futuro tra i lavoratori. La promessa di iniziare i pagamenti solo a partire dal 20 maggio non fa che aumentare la frustrazione e la rabbia di chi si trova in questa difficile situazione.

Il sit-in di venerdì è un grido di protesta contro l’ingiustizia e l’indifferenza che stanno affliggendo la comunità lavorativa di Casarano. Le lavoratrici e i lavoratori, supportati dalle istituzioni locali e dai media, si mobilitano per denunciare con forza la loro condizione e per sottolineare le responsabilità delle aziende coinvolte, compresa quella che detiene una parte pubblica.

L’obiettivo è chiaro: ottenere giustizia, dignità e sicurezza per chi ogni giorno si impegna per garantire il funzionamento di queste attività. Il sit-in di venerdì non è solo un atto di protesta, ma un grido di speranza per un futuro migliore per tutti coloro che vivono e lavorano a Casarano.



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