
Per Giovanni Negro, 26enne di Surbo, si sono aperte le porte del Carcere di Lecce. Era già sottoposto agli arresti domiciliari, ma nelle scorse ore i Carabinieri della stazione locale gli hanno presentato il conto della rapina commessa il 10 aprile di due anni fa, nel 2017. A Borgo San Nicola il ragazzo dovrà scontare due anni e otto mesi.
L’aggressione con un cacciavite
Per impossessarsi di una Fiat Panda aveva minacciato la vittima, un 21enne di Surbo, con un cacciavite di grosse dimensioni. La descrizione ‘dettagliata’ che il malcapitato ha dato agli uomini in divisa una volta lanciato l’allarme e le indicazioni sulla strada che il giovane rapinatore aveva imboccato per guadagnarsi la via di fuga, alla fine, sono state determinanti. ‘Indirizzati’ nelle ricerche, i militari lo hanno rintracciato e arrestato. Era il 10 aprile del 2017 quando finì a Borgo San Nicola con l’accusa di rapina aggravata.
Questa mattina, come detto, i Carabinieri della Stazione di Surbo hanno bussato alla porta della sua abitazione stringendo tra le mani un ordine di carcerazione emesso dall’Ufficio esecuzioni penali della Procura della Repubblica una volta rigettate le istanze di misure alternative.
Una volta concluse le formalità di rito, per Negro si sono aperte le porte del Carcere.