Minacciava la ex fidanzata di bruciarla viva e la inseguiva in macchina. Condannato per stalking

In una occasione si è introdotto in casa della ex, da una finestra e ha lanciato dei vasi di terracotta contro la madre della vittima

Minacciava di morte la ex fidanzata e aggrediva familiari e conoscenti, con lancio di oggetti e coltelli. Il 29enne S.B. di Melissano, con precedenti penali dello stesso genere, è stato condannato a 1 anno e 6 mesi per stalking, con le attenuanti generiche, dal giudice monocratico Stefano Sernia. Dovrà, inoltre, risarcire con la somma di 5.000 euro la vittima che si era costituita parte civile attraverso l’avvocato Biagio Palamà. L’imputato, invece, è assistito dall’avvocato Andrea Bianco e farà ricorso in Appello.

Secondo l’accusa, S.B. perseguitava la ex, tra dicembre del 2019 e gennaio del 2020. In che modo? Attraverso il classico “copione” fatto di appostamenti, chiamate telefoniche e messaggi minatori. In uno di questi, minacciava addirittura di arderla viva. In una circostanza poi prendeva a calci e pugni la porta di casa, scardinandone la serratura. Non solo, poiché una volta s’introduceva furtivamente nell’abitazione, attraverso la finestra e lanciava dei vasi di terracotta all’indirizzo della madre della sua ex.

E ancora, si lanciava all’inseguimento in macchina e prendeva a calci un faro della vettura, ingaggiando anche una colluttazione con l’accompagnatore della donna, verso il quale scagliava un coltello.

In relazione a questo procedimento, scaturito dalla denuncia della vittima, l’imputato si trova detenuto in carcere ed in giornata il giudice ha rigettato la richiesta di scarcerazione.



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