Si è allontanato dalla comunità presso la quale doveva scontare la pena e si è presentato presso gli uffici di Polizia chiedendo di essere condotto in carcere, gli agenti, dopo alcuni giorni, lo hanno accontentato, ma non per soddisfare la richiesta in sé, bensì, perche lo stesso era venuto meno a quanto stabilito dai magistrati.
Nel pomeriggio di ieri, gli agenti del Commissariato di Polizia di Stato di Galatina, hanno tratto in arresto Mattia Panico, 32enne del posto, in esecuzione del provvedimento emesso dall’Ufficio di Sorveglianza di Lecce nella stessa data, per gravi violazioni delle prescizioni impostegli dall’Autorità Giudiziaria.
I Fatti
L’uomo, già sottoposto alla misura alternativa dell’affidamento in prova presso una comunità terapeutica, per espiare la pena di 5 anni e 5 mesi di reclusione stabilita con provvedimento di cumulo emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lecce in data 24 ottobre 2018, nella giornata di sabato 14 novembre, si è arbitrariamente allontanato dall’istituto, presentandosi nella stessa serata presso il Commissariato galatinese e chiedendo, ripetiamo, di essere arrestato e accompagnato in carcere, non spiegando il motivo della richiesta
Nella circostanza Mattia Panico stato ricondotto presso la stessa comunità, dove, nel pomeriggio di ieri, gli agenti del Commissariato hanno dato esecuzione al decreto di custodia in carcere, avendo il 32enne commesso una grave violazione delle prescizioni impostegli dall’Autorità Giudiziaria.
L’uomo, pertanto, è stato associato presso la Casa Circondariale di “Borgo San Nicola” a Lecce.