
Si conclude con la condanna a 4 anni e 6 mesi di reclusione, il processo a carico di un 33enne residente in un comune a nord di Lecce, accusato di aver picchiato in più occasioni la ex convivente, spesso sotto l’effetto di cocaina. Nei giorni scorsi, la prima sezione penale del tribunale di Lecce (presidente Annalisa De Benedictis) ha emesso la sentenza di primo grado.
L’imputato rispondeva di maltrattamenti e lesioni. Non solo, anche di tentato omicidio, ma per questa ipotesi di reato è stato assolto dai giudici. È stato, invece, disposto il risarcimento del danno di 15mila euro in favore della vittima, che si era costituita parte civile.
I fatti si sarebbero verificati nel 2023. La donna, secondo l’accusa, veniva controllata negli spostamenti e sottoposta a continue aggressioni. Ed il 14 novembre di tre anni fa, durante una lite, il 33enne avrebbe stretto le mani al collo della compagna. Dopo essersi liberata dalla presa, sarebbe stata raggiunta e spinta sul divano. L’uomo si sarebbe allontanato da casa per qualche minuto, ma una volta rientrato avrebbe colpito la compagna in viso con un grosso svuotatasche in legno. La donna rimediò una serie di lesioni ritenute guaribili in sette giorni.
L’uomo venne arrestato e finì in carcere. Attualmente si trova agli arresti domiciliari.
L’imputato, difeso dagli avvocati Raffaele Benfatto e Andrea Capone, potrà fare ricorso in appello.