Perseguita e picchia l’ex compagna, mandandola in ospedale. 34enne patteggia 3 anni di reclusione

La madre dell’uomo, invece, è già finita sotto processo per aver dato manforte al figlio nel corso della brutale aggressione.

Ottiene il patteggiamento della pena a 3 anni di reclusione un 34enne originario del galatinese, accusato di aver perseguitato e picchiato in più occasioni la ex compagna. I fatti sarebbero avvenuti anche in presenza dei figli piccoli. Non solo, la ex suocera della vittima è già finita sotto processo per averla colpita con uno schiaffo, dando manforte al figlio nel corso di una brutale aggressione.

Nella giornata di ieri, il gup Angelo Zizzari, dopo avere respinto una prima richiesta di patteggiamento a 2 anni con pena sospesa, ha poi accolto l’istanza di 3 anni per i reati di stalking e lesioni personali.

La pena è stata concordata dall’avvocato Ubaldo Macrì, difensore dell’imputato, con il pm Maria Grazia Anastasia.

Invece, la vittima si è costituita parte civile con l’avvocato Selene Mariano.

Il 34enne che era stato arrestato nel gennaio scorso con ordinanza del gip Giulia Proto, finì in carcere, dove si trova tuttora.

I fatti si sarebbero verificati tra settembre del 2024 fino ai primi giorni del 2025 e l’inchiesta ha preso il via dopo la denuncia presentata dalla vittima presso la stazione dei carabinieri.

Secondo l’accusa, il 34enne dopo la fine della relazione con la compagna, avrebbe iniziato a perseguitarla con appostamenti e telefonate minacciose in cui le intimava di non frequentare altri uomini e pretendeva di essere avvisato di ogni suo spostamento. Inoltre, si presentava presso il luogo di lavoro della ex, continuando a minacciarla. Le intimidazioni venivano estese ai colleghi  della donna.

In una circostanza, nel gennaio di quest’anno, dopo averla incontrata l’avrebbe percossa con una testata al naso ed una serie di pugni, mentre la madre del 34enne l’avrebbe colpita con uno schiaffo. La donna finì in ospedale con una prognosi complessiva di 50 giorni e fu sottoposta anche ad un intervento chirurgico.

In seguito, il 34enne e la madre, vennero raggiunti da un decreto di giudizio immediato. L’uomo ha scelto ed ottenuto di patteggiare, mentre la madre dovrà affrontare il processo per lesioni, a partire dal 12 giugno, davanti al giudice monocratico Marco Marangio Mauro.