Picchiò un pescatore e minacciò a colpi di pistola un’altra persona? 36enne condannato a 4 anni e 6 mesi

Il 70enne lo aveva soltanto “rimproverato” per avere insultato dei ragazzini, il giorno di ferragosto di due anni fa, a Torre Rinalda.  

Sentenza di condanna alla pena di 4 anni e 6 mesi di reclusione per un 36enne di Trepuzzi, con precedenti penali, accusato di aver picchiato un anziano pescatore, che lo aveva “rimproverato” per avere insultato dei ragazzini, il giorno di ferragosto di due anni fa, a Torre Rinalda. Non solo, poiché avrebbe minacciato a colpi di pistola anche un’altra persona che ebbe il coraggio di intervenire.

La sentenza è stata emessa nella giornata di oggi, dai giudici della prima sezione collegiale (presidente Pietro Baffa, a latere Luca Scuzzarella e Marco Marangio Mauro).

Il pm Giovanna Cannarile della Direzione distrettuale antimafia, aveva invocato la condanna a 5 anni ed 8 mesi.

Riccardo Cozzella, trepuzzino di 36 anni, rispondeva delle accuse di minacce, percosse, danneggiamento e porto in luogo pubblico dell’arma, con l’aggravante di aver agito per futili motivi e con metodo mafioso.

L’imputato è difeso dall’avvocato Salvatore Rollo, che una volta depositate le motivazioni della sentenza (entro 15 giorni), potrà presentare ricorso in Appello.

I fatti si sono verificati a Torre Rinalda (marina di Lecce), tra il 15 ed il 16 agosto del 2022. In base alla ricostruzione degli inquirenti, Cozzella avrebbe minacciato e percosso un 70enne, affetto da cardiopatia, reo solamente di averlo rimproverato per avere insultato dei ragazzini. Questi ultimi, avevano riferito al pescatore di essere stati pesantemente insultati da un uomo, solo per averlo deriso dopo che era scivolato nel porticciolo. E Cozzella, rivolgendosi al 70enne, lo avrebbe insultato, dicendogli, tra le altre cose: “Tu non sai nemmeno con chi hai a che fare, che io sono uscito da poco di galera”. Inoltre Cozzella, rivolgendosi al 70enne, lo avrebbe insultato e minacciato in piazza, per poi colpirlo con calci e pugni, dinanzi a bambini che urlavano e piangevano.  Solo l’intervento di due persone (una delle quali venne aggredita) evitò più gravi conseguenze.

Secondo la tesi accusatoria, successivamente, il 36enne di Trepuzzi, raggiunse un bar per vendicarsi di uno dei due uomini, che per difendere l’altro, avrebbe colpito Cozzella. Ed avrebbe minacciato l’uomo, un 65enne leccese, per poi danneggiare un tavolino, mentre tagliava un anguria.

Non solo, poiché dopo averlo inseguito, raggiunse l’abitazione del 65enne ed esplose almeno altri quattro colpi di pistola verso la vettura e l’ingresso della casa per poi minacciare di morte tutti i componenti della famiglia.

Nel mese di aprile del 2022, Riccardo Cozzella, già coinvolto nella maxi operazione “Final Blow”, venne raggiunto da un’ordinanza di misura cautelare in carcere, a firma del gip, che venne eseguita dagli agenti della Sezione antirapina della squadra mobile.

I poliziotti si sono avvalsi dell’analisi dei filmati delle telecamere e di alcune testimonianze.  Cozzella, attualmente si trova ai domiciliari.