Si getta dal terrazzo per sfuggire al convivente che la teneva sequestrata, 37enne salvata dalla Polizia

L’uomo, un 47enne di Lecce, ha picchiato la donna con un bastone ed ha precedenti in materia di spaccio di droga. È stato tradotto in carcere.

Forse ha trovato il coraggio di fuggire da quell’uomo che la teneva segregata o magari ha aspettato il momento giusto per lasciarsi alle spalle un incubo durato quasi un mese e mezzo. L’unica cosa che conta è che abbia trovato la forza di gettarsi dal terrazzo e di correre in strada per cercare aiuto. Fortunatamente ha incrociato un automobilista diventato il suo angelo custode di passaggio. Quando la donna, una 37enne di San Cesario, spaventata e con il volto pieno di lividi, ha raccontato la sua storia, ha permesso agli uomini in divisa di scrivere la parola fine. Gli agenti hanno bussato alla porta del suo convivente, un 47enne di Lecce arrestandolo con l’accusa di sequestro di persona.

 La fuga da quella casa diventata una prigione

Le lancette dell’orologio avevano da poco segnato le 10.40 di sabato 10 ottobre, quando gli agenti della Sezione Volanti della Questura di Lecce sono intervenuti in via Vecchia Lizzanello, all’altezza della Tangenziale Est, per verificare la segnalazione di un automobilista che aveva raccontato di aver “incrociato” una donna in difficoltà. Sembrava agitata e continuava a fare dei gesti come se volesse invitarlo a fermarsi. E quando lo ha fatto, la poveretta lo ha implorato di aiutarla. Aveva bisogno di soccorso e lo dimostravano i segni sul suo corpo che sia gli agenti che l’uomo che li aveva chiamati hanno subito notato: tante le ecchimosi al volto, sul collo, sulla schiena e sulle ginocchia. Perdeva numerose ciocche di capelli, a suo dire strappatele dal suo compagno, di cui ha fatto nome e cognome. Considerate le sue condizioni, è stata chiamata un’ambulanza del  “118” che ha accompagnato la malcapitata al Pronto Soccorso dell’Ospedale “Vito Fazzi”, dove è arrivata in codice giallo. Una volta medicata è stata dimessa con una prognosi di 10 giorni.

Il racconto choc

La donna ha raccontato di aver convissuto con il 47enne per un mese e mezzo e che la quotidianità, in un primo momento, era stata in un certo senso “tranquilla”. C’era stata solo una richiesta, strana, una condizione perché la convivenza andasse a buon fine: l’uomo le aveva chiesto di non uscire da casa.

Lei inizialmente aveva acconsentito, ma quando si è resa conto di non avere nemmeno le chiavi dell’abitazione né il telefono cellulare ha capito di essere stata segregata, senza alcuna possibilità di uscire, in quanto anche le porte e finestre erano state sbarrate. L’ultima notte trascorsa insieme all’uomo è stata scandita da un litigio scoppiato quando è stata accusata di aver sottratto soldi da un salvadanaio ed era stata presa per capelli, minacciata di morte e picchiata con una sbarra di ferro. Dopo essersi sfogato, l’aggressore si era spostato nel soggiorno e in quel frangente lei ha approfittato per salire dalle scale sul terrazzo, dal quale si era lasciata cadere.

La perquisizioni in casa dell’uomo

Chiarita la dinamica dei fatti, gli agenti si si sono recati presso l’abitazione del 47enne, noto, tra l’altro, per i suoi precedenti in materia di spaccio di sostanze stupefacenti. Ma l’uomo non era in casa, si era nascosto in un immobile completamente dismesso, adiacente al suo appartamento.

Una volta all’interno, gli uomini delle Volanti hanno rinvenuto un bastone in ferro per tendaggi, lo stesso utilizzato per colpire la vittima. Nel corso della perquisizione è stato anche trovato anche materiale di solito usato per il confezionamento di droga: un bilancino, carta argentata, forbici, Non solo, sono spuntati fuori anche 11,1 grammi di marijuana, 0,28 di cocaina e cinque flaconi di metadone. Sono state scoperte, infine, anche tre spade tipo catana, una balestra con tre frecce, due fucili softair privi del tappo rosso, con binocolo di precisione, quattro cellulari, una stella a tre punte “shuroiken”, una targa di un’auto, non di sua proprietà, il cui smarrimento era stato denunciato il 12 aprile scorso.

Alla luce di quanto emerso, l’uomo è stato dichiarato in stato di arresto per il reato di sequestro di persona e denunciato per ricettazione, detenzione di sostanza stupefacente e detenzione abusiva di armi.

Per il 47enne, su disposizione del Pubblico Ministero di turno, Paola Guglielmi, si sono aperte le porte della casa circondariale di “Borgo San Nicola”.



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