Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, perché il 4 novembre è festa

Il 4 novembre, anniversario del cosiddetto armistizio di Villa Giusti del 1918, è la Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate. Una festa un tempo molto sentita.

«L’unico dovere che abbiamo nei confronti della storia è di riscriverla», diceva Oscar Wilde. Forse, non esiste frase migliore per ricordare gli  italiani caduti durante la Prima Guerra Mondiale terminata ufficialmente il 4 novembre, con l’armistizio di Villa Giusti.

L’accordo firmato a Padova il 3 novembre non andò come sperato. Le nazioni della Triplice Intesa (il Regno Unito, la Francia e la Russia) decisero di non concedere all’Italia tutti i territori promessi – per questo Gabriele D’Annunzio parlò di “vittoria mutilata” – ma l’annessione di Trento e Trieste consentì di completare il processo di unificazione cominciato nel risorgimento. Era il 1918.

Tre anni dopo, il 21 novembre 1921 per ricordare tutti i soldati morti in battaglia, ma rimasti senza nome fu scelta una salma tra undici bare che diventò il Milite Ignoto, sepolto con una cerimonia silenziosa alla presenza di un milione di perso ne all’Altare della Patria di Roma.

Per 58 anni, il 4 novembre, giorno della commemorazione e della riconoscenza
per il sacrificio che costò la vita a 600mila persone in nome della nazione, è stato celebrato come una festa per ricordare l’unità nazionale e i tanti soldati morti in battaglia, con tanto di data in rosso sul calendario, ma con la riforma voluta per aumentare, per ragioni economiche, i giorni lavorativi e introdotta con la legge n. 54 del 5 marzo 1977 è diventata una festa mobile. La prima domenica di novembre si potevano organizzare celebrazioni istituzionali, ma si continua ad andare a scuola o al lavoro. Anche per questo fu quasi dimenticata.

É stato il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi a restituire al valore al 4 novembre. Oggi, si celebra la Giornata dell’unità nazionale e delle Forze Armate, si commemorano i caduti di tutte le guerre, si “ringraziano” i militari in servizio in Italia e nelle missioni internazionali all’estero.

Il 4 Novembre. Una data che ci ricorda non la guerra, ma il valore della pace.



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