Schiaffi ai due figli piccoli e morsi all’ex marito? 42enne assolta dall’accusa di maltrattamenti

I fatti contestati si sarebbero verificati tra il 2015 ed il 2019, in un paese dell’hinterland di Lecce. Lo donna è stata assolta con formula piena

Assoluzione con formula piena per una 42enne di un paese dell’hinterland di Lecce, accusata di una sequela di aggressioni fisiche e verbali, durate circa quattro anni, nei confronti dei due figli piccoli e dell’ex marito.

Al termine del processo, nella giornata di oggi, i giudici in composizione collegiale della prima sezione penale (presidente Annalisa De Benedictis) hanno assolto l’imputata con la formula “perché il fatto non sussiste” dall’accusa di maltrattamenti aggravati. Per conoscere le motivazioni bisognerà attendere i prossimi 90 giorni.

Il pm, al termine della requisitoria, aveva chiesto la riqualificazione del reato di maltrattamenti in lesioni personali ed invocato la condanna a 6 mesi di reclusione.

L’imputata è difesa dagli avvocati Americo Barba ed Antonio Terzi che avevano chiesto l’assoluzione.

L’ex marito ed i due figli, affidati al curatore speciale, si erano costituiti parte civile con gli avvocati Angelo Terragno e Vincenzo Caprioli.

I fatti contestati dalla Procura si sarebbero verificati tra il 2015 ed il 2019.

Secondo l’accusa, la 40enne, in più occasioni e per futili motivi, avrebbe aggredito i bimbi con schiaffi al volto e colpendoli sulle mani ed ai glutei. E nel mese di marzo del 2019, la presunta madre-violenta, avrebbe strattonato e spintonato violentemente i due figli, una bimba di 7 anni ed un fratellino di 4 anni. Non solo, poiché rivolgendosi a loro, gli avrebbe detto: “Sparisci non ti voglio vedere davanti ai miei occhi“.

Nella stessa circostanza, la donna avrebbe anche aggredito l’ex marito con morsi, calci e pugni, provocandogli una serie di lesioni. Fu l’uomo a sporgere denuncia direttamente in Procura.

Nei mesi successivi arrivò la segnalazione della scuola che riferiva di una serie di disagi vissuti dai minori, i quali avrebbero dichiarato ad alcuni docenti le violenze a cui erano sottoposti dalla madre. La bambina venne ascoltata alla presenza di una psicologa, in modalità protetta.

Come detto, però al termine del processo sono cadute le accuse nei confronti dell’imputata.



In questo articolo: