Ferito da un colpo di pistola, dopo le dimissioni dall’ospedale venne arrestato. 48enne a processo

Un gallipolino è stato rinviato a giudizio per stalking, porto abusivo d’arma, lesioni e tentate lesioni, come disposto dal giudice, al termine dell’udienza preliminare.

Un gallipolino, coinvolto nel luglio scorso, in un alterco con un concittadino e condotto in ospedale con una ferita all’addome, causata da un colpo di pistola, è finito a processo. Va detto che C. C., 48enne, dopo aver lasciato il nosocomio, venne raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari (col braccialetto elettronico), notificata dai carabinieri di Gallipoli. Ed in queste ore, è stato rinviato a giudizio per stalking, porto abusivo d’arma, lesioni e tentate lesioni, come disposto, al termine dell’udienza preliminare, dal gup Stefano Sala.

La presunta vittima, in questo procedimento, si è costituita parte civile (anche i suoi familiari). Parliamo di N. S. P., 27enne gallipolino, che quel giorno aprì il fuoco contro di lui. Quest’ultimo, venne a sua volta arrestato per tentato omicidio aggravato dai futili motivi, ma poi venne rimesso in libertà. Il 27enne, come dichiarato nel corso dell’interrogatorio, assistito dagli avvocati Stefano Palma e Pompeo Demitri, avrebbe agito per legittima difesa.

Le sue dichiarazioni, trovarono riscontro nella visione dei filmati delle telecamere di sorveglianza, dall’ascolto di alcuni testimoni e dai referti medici prodotti dal 27enne.

I fatti risalgono al 28 giugno del 2024, quando C.C., intorno alle 14.30, avrebbe avuto una discussione con N.S.P. in un bar. E dopo avergli sferrato un pugno al volto, l’avrebbe trascinato all’esterno del locale, dove avrebbe continuato ad aggredirlo. Non solo, poiché avrebbe cercato di colpirlo con un tubo. Il 27enne, esperto in arti marziali, si sarebbe difeso, ma il 48enne dopo averlo minacciato di morte, si sarebbe presentato nei pressi della sua abitazione A quel punto, N.S.P. dopo aver preso la pistola regolarmente detenuta, avrebbe esploso diversi colpi nel tentativo di farlo allontanare.

Invece, il 48ennne, nel corso dell’interrogatorio di garanzia, in seguito al suo arresto, davanti al gip Angelo Zizzari, ha ammesso di aver avuto un alterco nel bar con il 27enne, ma ha negato categoricamente tutte le contestazioni.