​Pescatore trovato con 700 esemplari di ricci di mare, ma c’è¨ il «fermo biologico»

Sequestrati settecento esemplari di ricci e tre imbarcazioni da pesca con il medesimo contrassegno di identificazione. èˆ il bilancio dell’attività di perlustrazione del litorale che ha visto impegnati gli uomini della Guardia costiera di Gallipoli fin dalle prime luci dell’alba.

La raccolta del riccio di mare è vietata nei mesi di maggio e giugno. Una norma che serve a garantire, in questi due mesi di fermo biologico, il ripopolamento della specie. Detto ciò, i settecento esemplari raccolti in spregio alla vigente normativa posta proprio a tutela e salvaguardia delle risorse alieutiche, non potevano che essere sequestrati dal personale della Guardia Costiera di Gallipoli. I militari, impegnati fin dalle prime luci dell’alba in un’attività di perlustrazione del litorale, hanno pizzicato un pescatore professionista trovato con di un ingente quantitativo di ricci di mare. Per lui una sanzione amministrativa di 4mila euro. Il pescato è stato rigettato in mare in quanto ancora vivo e vitale.

Ma i controlli non sono finiti qui. Insieme al personale del Commissariato della Polizia di Stato e della Squadra Nautica  di Gallipoli, i militari della Guardia Costiera di Gallipoli hanno accertato che tre unità da pesca facenti capo ad un unico proprietario, riportavano il medesimo contrassegno di identificazione in contrasto a quanto previsto dalla normativa di settore che prevede, al riguardo, che ogni nave minore o galleggiante debba essere munita da una sigla identificativa composta da numeri e lettere che ne consenta una identificazione certa ed univoca.

Le imbarcazioni, pertanto, venivano poste sotto sequestro ed il proprietario deferito alla competente autorità giudiziaria per il reato ipotizzato di “uso di falso contrassegno di individuazione”. L’attività di controllo e repressione degli illeciti commessi lungo la filiera della pesca, continuerà senza soluzione di continuità, con particolare riguardo alla pesca di frodo ed alla successiva commercializzazione dei relativi proventi.