Picchia il conducente dopo un diverbio e sfascia l’autobus con una mazza. Condannato un 41enne

Il giudice Stefano Sernia, al termine del processo per direttisssima, ha inflitto la pena di 6 mesi e 10 giorni ad un 41enne di Palmariggi, per i reati di lesioni personali e danneggiamento.

Condannato l’uomo di Palmariggi accusato di avere aggredito un autista di un pullman delle Ferrovie Sud Est. Il giudice Stefano Sernia, al termine del processo per direttisssima, ha inflitto la pena di 6 mesi e 10 giorni ad A.D.P., 41 anni, per i reati di lesioni personali e danneggiamento.

L’imputato, assistito dall’avvocato Stefano Palma è stato assolto dall’accusa di resistenza a pubblico ufficiale. Infatti, come sostenuto dalla difesa, tra i due ci sarebbe stata una colluttazione, al termine della quale anche A.D.P. ha riportato delle ferite. Il giudice ha, inoltre, concesso all’imputato, che si trovava in carcere dopo l’udienza di convalida, gli arresti domiciliari.

L’aggressione è avvenuta a Bagnolo del Salento, alle 13.30 del 1 luglio scorso, sulla tratta Maglie-Lecce. Quando il bus è giunto alla fermata, un uomo ha cercato di salire a bordo sprovvisto del biglietto. L’autista lo ha invitato ad attendere la corsa successiva per provvedere all’acquisto del titolo di viaggio. Di fronte a questo invito sono arrivati spintoni, pugni in faccia e calci. Nella colluttazione che è seguita, il dipendente di Fse è riuscito a far scendere l’aggressore, a barricarsi nel pullman e a chiamare i soccorsi.

Il 41enne è però tornato alla fermata dell’autobus armato di una mazza di ferro che ha brandito all’indirizzo dell’autista che poi ha utilizzato per distruggere i vetri delle porte (anteriori e posteriori) e danneggiare parte della carrozzeria dell’autobus.

L’autista è stato poi portato in ospedale dagli operatori del 118, giunti sul posto assieme ai carabinieri della stazione di Bagnolo del Salento. A quel punto, per A.D.P. è scattato l’arresto come disposto dal pm Roberta Licci.



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